Luigi Mangione, le prove, la perizia psichiatrica e l'estradizione: cosa può succedere al killer di Brian Thom
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Luigi Mangione, il sospetto killer del Ceo di Unite Healthcare Brian Thompson, è stato incastrato dalla pistola usata per l'omicidio e dalle impronte. Ma il 26enne di Baltimora, figlio di immigrati italiani, chiuso in isolamento e sorvegliato a vista nel carcere statale di Huntington in Pennsylvania contesta l'estradizione e il suo avvocato Tom Dickey fa muro. Nonostante l'evidenza, il legale dell'ex studente modello ha ribadito oggi di «non aver visto prove» che colleghino il suo cliente al delitto del 4 dicembre a Manhattan (ilmessaggero.it)
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Foto dai social (Today.it)
Quando è stato arrestato Luigi Mangione aveva con sé un quaderno su cui aveva scritto una "lista delle cose da fare" prima dell'agguato in cui è stato ucciso a Manhattan il Ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson (Fanpage.it)
Per molte persone Mangione è davvero un eroe. Secondo la polizia Luigi Mangione, il 26enne accusato di aver ucciso l'amministratore delegato della società assicurativa UnitedHealthcare Brian Thompson, «probabilmente si considera una sorta di eroe che ha finalmente deciso di agire contro le ingiustizie». (Corriere della Sera)
Con l’iconica tuta arancione, il sospettato ha gridato: “Tutto questo è chiaramente ingiusto ed è un insulto all’intelligenza del popolo americano”. Il presunto killer, prima l’udienza nel tribunale della Pennsylvania, ha urlato verso le telecamere, trattenuto dalla polizia. (Virgilio Notizie)
Oltre al reato di omicidio, Mangione è stato incriminato per quattro reati: tre per possesso di un'arma da fuoco e uno per possesso di un documento falso, aggiunge l'emittente, che cita documenti giudiziari online. (L'Unione Sarda.it)
VIDEO | Caso Mangione, cosa ha gridato ai giornalisti in tribunale. Il legale: “Non colpevole” Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)