Due dispersi sul Gran Sasso, rientrano i soccorritori rimasti bloccati in alta quota
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Natale di ansia e apprensione per le famiglie dei due alpinisti dispersi da tre giorni sul Gran Sasso, dopo essere scivolati nel canalone Valle dell'Inferno a quota 2700 metri. Le ricerche sono sospese per il maltempo e riprenderanno appena le condizioni permetteranno ai soccorritori di tornare in alta quota. I soccorritori rimasti bloccati rientrano a valle Dopo aver passato la vigilia di Natale all'Ostello di Campo imperatore, volontari del Soccorso alpino e speleologico dell'Abruzzo, addetti alla funivia e personale addetto allo stesso Ostello, sono riusciti a scendere valle. (Italia Oggi)
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SULMONA. "Siamo riusciti a scendere a valle dopo una notte passata nel rifugio, lontano dai nostri cari. Stiamo operando ma la situazione resta complicata". È il commento di uno dei 19 soccorritori, rimasti bloccati a Campo Imperatore, a circa 2.100 metri di quota, tra cui 11 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e di 8 lavoratori dell'ostello e della funivia (Il Centro)
SEDE DI LAVORO: Perugia Orienta spa ricerca per varie aziende nel settore cartotecnico addetti al reparto confezionamento e imballaggio. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 26/11/2024 SETTORE: Personale Operaio SEDE DI LAVORO: Perugia Orienta Spa – Filiale di Foligno, ricerca per importante azienda cliente un ADDETTO/A alle PULIZIE. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Sono ore disperate quelle che riguardano la sorte dei due alpinisti dispersi sul Gran Sasso, Cristian Gualdi e Luca Perazzini, scomparsi da domenica 22 dicembre 2024 dopo essere scivolati in un canalone mentre scendevano dalla Direttissima del Corno . (Secolo d'Italia)
Si attende un miglioramento delle condizioni meteo per riprendere le ricerche dei due alpinisti romagnoli dispersi da domenica sul Gran Sasso dove le condizioni meteorologiche stanno rendendo impossibile qualsiasi attività di salvataggio. (La Stampa)