John Hemingway, nipote di Ernest: «Lui, un italiano nato dal fuoco»

John Hemingway, nipote di Ernest: «Lui, un italiano nato dal fuoco»

SUSEGANA (TREVISO) «Voleva essere sepolto a Bassano del Grappa dove sono sepolti alcuni suoi amici della croce rossa americana, accanto al fiume. Era italiano lui. Settant'anni fa non hanno dato il premio Nobel a un americano ma a un italiano creato dal fuoco». Uno dei momenti più toccanti della serata voluta da Martino Zanetti presidente del Gruppo Hausbrandt con John Hemingway, nipote del più famoso Ernest. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri media

LIGNANO. Il fisico social Vincenzo Schettini, amatissimo dalla truppa dei teenager, raccoglie e diffonde un credo hemingwayano: «Moriremo tutti, ma dobbiamo curare i nostri dettagli: il corpo se ne andrà lasciando luminoso proprio quel dettaglio lì». (Il Messaggero Veneto)

Con questi pensieri John Patrick Hemingway, nipote dello scrittore de “Il vecchio e il mare“, atterra a Milano nel 1984, fuggendo dai "demoni della famiglia" descritti nel suo intenso memoir “Una strana tribù“, uscito nel 2007 (in Italia pubblicato da Marlin). (IL GIORNO)

Appuntamento alle 19.45 al Cinecity di Lignano Sabbiadoro. Profanare con una coraggiosa associazione un passato sepolto da un’obbligata indifferenza è stato un gesto umanitario e testardo in una Russia ben poco propensa a togliersi di dosso i crimini del Novecento. (Il Messaggero Veneto)

La storica russa Irina Scherbakowa: «Putin? Continuiamo a sottovalutarlo. Non escludo più l'atomica»

Per questo è importante sapere davvero quanto è accaduto» (Avvenire)

Ci vuole davvero tanto coraggio a fare lo scrittore se di cognome fai Hemingway. Sì, proprio come lui, il maestro de Il vecchio e il mare o Per chi suona la campana. (la Repubblica)

«Dopo tutto questo tempo sottovalutiamo ancora Putin, c’è qualcosa nella sua logica che ci sfugge. Come negli anni Venti di un secolo fa, Berlino è la città dei profughi russi. (Sette del Corriere della Sera)