“Condanne troppo lievi”, la delusione dei figli e delle attiviste dopo la sentenza Pelicot

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Delusione, amarezza e anche rabbia. Le reazioni alla sentenza emessa stamattina sul processo sugli stupri di Mazan – con la condanna al massimo della pena per il principale imputato – non sono tardate ad arrivare. Il Tribunale di Avignone ha emesso un verdetto che agli occhi di alcuni sembra essere lontano dalla giustizia. A rendere evidente questa frattura sono state prima di tutto le parole dei figli di Gisèle Pelicot, che non hanno nascosto la loro delusione per le pene inflitte agli imputati, da 3 a 13 anni di carcere: “Pene troppo lievi” hanno dichiarato attraverso un membro della famiglia, chiedendo di rimanere anonimi. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Condannato a 20 anni, il massimo della pena prevista. Dominique Pelicot è stato «dichiarato colpevole» degli stupri aggravati contro l'ex moglie Gisèle Pelicot. (ilmessaggero.it)

Il mostro di Avignone è stato condannato a 20 anni di carcere per aver commesso e orchestrato gli stupri di massa ai danni della moglie. Dominique Pelicot sedava la moglie Gisele con gli ansiolitici e poi permetteva che decine di uomini reclutati su Internet abusassero di lei. (Giornale di Sicilia)

Anche la figlia Caroline Darian accusa il padre di essere stata drogata e abusata come la madre che ha subito le molestie per anni da oltre 50 uomini (AGI - Agenzia Italia)

Caso Gisèle Pelicot e la difficile battaglia in Francia contro la "sottomissione chimica"

Al tribunale di Avignone è durato oltre quattro mesi il processo Gisèle Pelicot, contro l'ex marito Dominique Pelicot e 50 uomini a cui ha fatto violentare la moglie per un decennio, drogandola e filmandola. (il Dolomiti)

La sconvolgente tragedia vissuta da Gisèle Pelicot, fatta stuprare dal marito Dominique Pelicot per anni, a sua insaputa, dopo averla narcotizzata, da una settantina di uomini, nella loro casa di Mazan, in Francia (Città Nuova)

L’ex marito della vittima, Dominique, è stato condannato a 20 anni, la pena massima, di cui due terzi senza sconti di pena. Tra loro, scrive il quotidiano francese Le Monde, 41 verranno effettivamente incarcerati, 3 saranno sottoposti a misure di custodia cautelare e 6 torneranno a piede libero per le riduzioni di pena previste o per via del periodo già passato in detenzione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)