La Siria dopo Assad: il futuro delle basi russe, l’abbandono della droga di regime Captagon. Al-Jawlani: «I curdi sono parte integrante del Paese»
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Il leader islamista, ex Al Qaeda e ora a capo delle milizie che hanno cacciato il presidente dopo anni di intensa attività diplomatica, promette elezioni e diritti per tutte le comunità in una fase ancora molto confusa Mentre le foto satellitari sembrano mostrare la smobilitazione delle forze russe dalle basi militari in Siria e le milizie che hanno cacciato Bashar al Assad mostrano al mondo, oltre alle prigioni delle torture, anche le fabbriche della droga di regime che costituiva larga parte del bilancio dello Stato, il leader degli ex ribelli Hayat Tahrir al-Sham (Hts) – ora padroni del Paese – chiariva una volta di più quale futuro immagina per la Siria. (Open)
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«Siamo parte della Siria unita e del popolo siriano», affermavano ieri le Forze democratiche siriane (Sdf), ombrello di gruppi armati curdi e filo-curdi nel nord-est della Siria. «Le regioni dell’Amministrazione Autonoma Democratica nel nord e nell’est della Siria (Aanes) – hanno proseguito le Sdf – sono parte integrante della geografia siriana e gli abitanti di queste regioni appartengono alle componenti autentiche del popolo siriano. (il manifesto)
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I curdi presenti in Siria “fanno parte della patria”. “Vivremo insieme secondo la legge”, ha spiegato Jolani, sottolineando che la popolazione curda è stata sottoposta “a grandi ingiustizie”. (Contropiano)
Dopo che i ribelli jihadisti filo-turchi hanno fatto cadere il regime di Bashar al Assad in Siria, i curdi siriani che vivono nel Nord-Est del Paese si trovano in una posizione difficile. Non sono mai stati così isolati e indeboliti. (Sky Tg24 )
Il leader jihadista siriano Ahmad Sharaa (noto come Abu Muhammad al - Jolani) ha rassicurato la comunità internazionale sulla sorte dei curdi nel Paese, affermando che essi faranno parte a... (Virgilio)
SIRIA (Limes)