L’indipendentismo non è più una priorità, all’Snp solo nove seggi

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il manifesto ESTERI

La disfatta era nell’aria e la notte fra il 4 e il 5 di luglio l’ha solo resa concreta: lo Scottish National Party (Snp), partito di governo, ha ottenuto solo 9 seggi nel parlamento di Westminster. A 5 si sono fermati i conservatori e i liberal-democratici, mentre i laburisti hanno stravinto anche in Scozia, ottenendo ben 37 dei 57 seggi a disposizione. Nessun seggio ai Verdi, partito in crescita in Scozia ma che stenta ancora ad affermarsi come forza con una visione politica più ampia e non limitata alle sole questioni ambientali. (il manifesto)

Su altre fonti

Sunak lascerà anche la leadership dei Tories, il partito sceglierà presto il nome del suo successore. «Al Paese vorrei dire innanzitutto che mi dispiace. (il Giornale)

Maestro, il Labour ha vinto: ha aperto la bottiglia buona per festeggiare? Macché, questa non è una buona notizia. Un partito neoliberista. (Il Fatto Quotidiano)

La maggioranza numerica del Labour in parlamento è ampia, e la sconfitta dei Tories è schiacciante. Starmer vince, ma non convince. (il manifesto)

Sunak lascia Downing Street e annuncia le dimissioni “non immediate” da leader Tory

E Things can only get better, nella version… Things can only get better, scriveva il disincantato John O’Farrell in quel suo dolceamaro pamphlet che fece storia, alla fine degli Anni 90. (la Repubblica)

Alle elezioni del Regno Unito il Partito Laburista ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. Per i Conservatori il peggior risultato dal 1832. Il nuovo premier del Regno Unito sarà Keir Starmer. (LifeGate)

Così il premier britannico sconfitto Rishi Sunak prendendo la parola davanti a Downing Street prima di annunciare le sue dimissioni dal Partito conservatore dopo la debacle dei Tory alle elezioni legislative anticipate. (Agenzia askanews)