No a turisti israeliani in hotel: quando il pregiudizio diventa discriminazione
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Rifiutati perché responsabili di genocidio. Non si tratta, però, di criminali, ma di semplici turisti israeliani, ritenuti colpevoli della guerra in corso a Gaza in virtù della propria nazionalità. E per questo non graditi in una struttura del Bellunese. Si tratta di un caso emblematico di come il pregiudizio travalichi il buon senso per approdare alla discriminazione, quando non al razzismo. Turisti israeliani rifiutati, cosa è successo L'episodio più recente arriva da Selva di Cadore, in Veneto, dove u na coppia di turisti israeliani è stata invitata dal titolare di un hotel a cancellare la prenotazione perché gli israeliani non sono graditi in quanto responsabili di genocidio. (Italia a Tavola)
Su altre fonti
Una struttura ricettiva del Cadore avrebbe rifiutato due clienti, turisti israeliani. Ma stavolta, a dispetto di quanto era invece emerso con un host di Airbnb, su cui c’era stata una mal interpretazione, il rifiuto è chiaro. (Open)
L’Hotel Garni Ongaro di Selva di Cadore, in provincia di Belluno, contattato dall’Ansa, non commenta il messaggio inviato a un nucleo familiare di turisti israeliani prenotatosi per un soggiorno in Val Fiorentina, alle pendici del Pelmo e del Civetta, dall’1 al 3 novembre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A cura di Davide Falcioni Un ragazzo e una ragazza di nazionalità israeliana sono stati rifiutati da un hotel sulle Dolomiti. (Fanpage.it)
Vi informiamo che gli israeliani, in quanto responsabili di genocidio, non sono clienti ben accetti nella nostra struttura. Pertanto, qualora vogliate cancellare la vostra prenotazione, sarete felici di farlo, e altrettanto lo saremo noi di offrirvi una cancellazione gratuita»: cosi’ ha scritto Patrik Ongaro, titolare dell’omonimo Garni a Selva di Cadore che sulla piattaforma Booking, in inglese, ha invitato una coppia di israeliani a disdire la prenotazione che avevano perfezionato per trascorrere qualche giorno di vacanza all’ombra del Pelmo. (Panorama)
L'hotel ora non è più su Booking. Sono queste le parole che Eden, la ragazza che insieme al suo compagno ha prenotato il soggiorno a Selva di Cadore, che poi è stato cancellato dalla struttura per la loro nazionalità, ha affidato in esclusiva a il Giornale. (il Giornale)
Nel cuore delle Dolomiti, un episodio di presunta discriminazione ha acceso un dibattito acceso sull'ospitalità e la tolleranza in Italia. Questo rifiuto ha sollevato un'ondata di indignazione e discussione sui social media e tra le autorità locali. (La Voce di Rovigo)