Venti Paesi Ue contro Orban dopo le sue “missioni di pace” a Mosca, Kiev e Pechino: “Deve chiarire la sua condotta sleale”

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Il Fatto Quotidiano ESTERI

In soli nove giorni da presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, Viktor Orban scuote l’Ue. Quella Missione di pace 3.0 – come lui stesso l’ha definita – fa crescere i malumori in Europa. Tanto che una ventina di Stati membri sono pronti a chiedere conto dei suoi viaggi a Kiev, Mosca e Pechino. L’accusa – a quanto si apprende – è quella di slealtà. Orban, infatti, in alcune delle sue dichiarazioni a Mosca “è andato direttamente contro le conclusioni del Consiglio Europeo“. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Come si può immaginare, l'oggetto è la rielezione della presidente della Commissione europea. Fidias Panayiotou ed Elon Musk, un connubio che sembra funzionare. (Il Giornale d'Italia)

Nonostante le critiche ricevute per i suoi viaggi a Mosca e a Pechino, Viktor Orban non intende fare passi indietro. (EuropaToday)

Il semestre ungherese di presidenza del Consiglio dell’Ue, appena iniziato, sembra fare da amplificatore alle posizioni invise di Viktor Orbán sulle questioni di politica internazionale, sui rapporti in tale ambito e sulla crisi russo-ucraina. (il manifesto)

L’appello dei giuristi a Charles Michel: “L’Ungheria viola i valori Ue, non può avere la presidenza”

Roma, 11 lug. (Agenzia askanews)

"Non sono solo io a essere preoccupata, ma lo è l’intera Unione Europea”. Risponde così Olena Kondratiuk, vicepresidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, durante un’intervista a LaPresse, sul recente viaggio di Viktor Orban in Russia e in Cina. (Il Sole 24 ORE)

Secondo gli studiosi, un Paese che è sotto sorveglianza per… L’argomento tecnico-formale intorno al quale muove l’appello pubblicato sull’European Law Journal resta valido anche dopo l’inizio della reggenza ungherese. (la Repubblica)