Antartide, aggressione tra i ricercatori di una base. Parte l’allarme, ma non si può mandare aiuto

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la Repubblica ESTERI

LONDRA – Sembra una storia da giallo: nove persone costrette a vivere per mesi in una base isolata all’estremità meridionale del mondo, dove a un certo punto scoppia un violento incidente. Chi è stato? Perché l’ha fatto? Cosa è esattamente successo? E come punire eventualmente il colpevole, se potrebbero volerci mesi per andarlo a prendere? È quello che è accaduto a Sanae IV, una base di ricerca … (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il team (9 persone in tutto), partito dal Sudafrica per la missione il primo febbraio, non ha possibilità di fuga, viste le temperature estreme e la posizione geografica. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Qui, dal 1959, il governo sudafricano invia spedizioni di ricerca composte da poche e selezionati scienziati ed esperti. Queste missioni in genere durano per tutto l'inverno antartico, ovvero circa dieci lunghi mesi, durante i quali i ricercatori sono completamente isolati e raggiungerli è praticamente impossibile a causa delle condizioni meteorologiche estreme. (Fanpage.it)

Il gruppo, «scosso» dalla vicenda, avrebbe dovuto trascorrere l'inverno antartico nella base gestita dal Sudafrica, a circa 170 chilometri dal bordo della banchisa. Articolo in cui viene rivelato che un membro di un team di nove ricercatori è stato vittima di «un'aggressione fisica». (Corriere del Ticino)

Il Ministero: "Indagine in corso" Un membro del team sudafricano, accusato di aggressione fisica e minacce, semina il panico tra i colleghi: "Temo per la mia sicurezza", scrive uno di loro in una mail disperata. (Il Fatto Quotidiano)