Dalla Francia viene una doppia lezione

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Italia Oggi ESTERI

I risultati del voto di domenica scorsa in Francia non possono essere troppo frettolosamente archiviati. L'elezione francese, pur caratterizzata dalle peculiarità dei patti di desistenza e di un sistema maggioritario a doppio turno, deve essere letta attentamente non solo dalla destra italiana ma anche dalla sinistra. Per entrambe vale la lezione che senza il centro non si governa. Se in Italia non ci fosse stato Silvio Berlusconi, che ebbe l'intuizione di ancorare Forza Italia nel campo del centrodestra, An e Lega Nord prima, FdI e Lega oggi non avrebbero avuto alcuna chance di andare al governo del Paese. (Italia Oggi)

Su altri media

Il presidente ha scritto oggi una lettera ai francesi. Mélenchon: "Su commissario Ue l'Eliseo dovrebbe tener conto del voto" (LAPRESSE)

Sulla Nuova bussola quotidiana Eugenio Capozzi scrive: «Il secondo turno delle recenti elezioni legislative francesi ha offerto lo spettacolo più emblematico del ritorno, nelle sinistre, dello schema "frontista": la temeraria sommatoria delle forze più disparate e contraddittorie motivata dalla proclamata priorità di impedire la vittoria di schieramenti di destra demonizzati come "fascisti", antidemocratici, pericolosi. (Tempi.it)

La prima parte della sua strategia, fatta di accordi sottobanco e desistenze varie studiate ad hoc in chiave anti Le Pen lo ha premiato. Adesso, lo spericolato Emmanuel Macron è pronto a passare alla seconda fase del suo piano: spaccare il neonato Nouveau Front Populaire per isolare l’estrema sinistra di Jean Luc Melenchon. (Nicola Porro)

Francia, l’ex premier Philippe: “Coalizione con la destra gollista avremmo più voti delle sinistre”

Alla destra xenofoba e sovranista di matrice fascista è stata preclusa la vittoria dal “Nuovo Fronte Popolare”, un rassemblement di forze di sinistra (Le France Insoumise, Parti socialiste, Verdi e Parti communiste) e dal presidente uscente Macron che ha sensibilmente incrementato i consensi a distanza di un mese dalle elezioni europee. (L'HuffPost)

“I popoli di due delle più importanti democrazie del mondo si sono recati alle urne per inaugurare una nuova stagione politica. È stata una festa della democrazia che non può lasciarci indifferenti, poiché possiamo ricavare qualche insegnamento utile per noi”, dice in una nota Piero Bitetti, presidente del Consiglio comunale di Taranto. (Blunote)

Laureato a Sciences Po e all’Ena, … Domenica sera, a risultati acquisiti, ha detto davanti a tutte le tv del Paese: «Una decisione che doveva essere un chiarimento, ha portato al contrario a una grande indeterminatezza». (La Stampa)