"Un premier di sinistra o blocchiamo la Francia"
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Niente precipitazione. Forse una maggioranza a scadenza. Anzi no, trattiamo per un governo di larghe intese per isolare le estreme. E così che la République, la Quinta repubblica francese, si sta trasformando in un gigantesco frigorifero. Che però i sindacati sono pronti a surriscaldare fino a mandarlo in corto, se la soluzione che deciderà di proporre Macron non sarà veloce e di loro gradimento. «Non farò dichiarazioni di politica interna», taglia corto il capo dello Stato dal summit Nato di Washington, rincorso dai cronisti. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che accoglierà il prossimo martedì 16 luglio le dimissioni del primo ministro francese Gabriel Attal e del suo governo dopo l'ultimo Consiglio dei ministri. (Sky Tg24 )
Chi guiderà la Francia dopo le storiche elezioni legislative rimane un mistero. (EuropaToday)
«È sola». Minchia signor tenente. (ROMA on line)
In una Francia nel pieno del caos governativo dopo la vittoria della sinistra al ballottaggio e il rebus sull’esecutivo, gli alleati di Macron insistono perché il presidente francese non vada al vertice Nato a Washington, e resti invece all’Eliseo mentre sono in corso i negoziati per la formazione del nuovo governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
All’indomani dello scioglimento dell’Assemblea nazionale, un mese fa, Édouard Philippe aveva pronunciato parole lapidarie: «Il presidente ha ucciso la maggioranza presidenziale». Laureato a Sciences Po e all’Ena, … (La Stampa)
Larcher proviene dal partito dei Repubblicani e si è espresso sempre contro l'alleanza con il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Solo ieri Larcher aveva accusato Macron di aver "fatto precipitare (la Francia, ndr) in un'instabilità politica gravemente dannosa" esprimendo sul social X il suo "sentimento di amarezza" all'indomani dei risultati del secondo turno delle elezioni legislative. (Adnkronos)