Sbandieratori di sinistra: sabato sarà piazza "arlecchino". Per l'Europa, ma con un vessillo per ogni fazione

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Secolo d'Italia INTERNO

Altro che unità delle sinistre a sostegno dell'Europa per dire no alla guerra. La piazza del 15 marzo a Roma, nella cornice impegnativa di piazza del Popolo, lanciata settimane fa da Michele Serra, operazione in grande stile di Repubblica, con il passare dei giorni si è trasformata in un'arlecchinata. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri giornali

"Il fatto ci sia la possibilità di una piazza plurale non mi preoccupa, mi farebbe piacere, vuol dire che ci troviamo tutti intorno a un sentimento europeo, a domande e necessità" anche se "le risposte non sono univoche": lo ha detto Michele Serra, giornalista di Repubblica, nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione di sabato in piazza del Popolo a Roma (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Sul palco saliranno diversi intellettuali e volti noti del mondo della cultura: scrittori, drammaturghi, comici, cantanti e giornalisti. Da Dacia Maraini ad Antonio Scurati: in tanti hanno deciso di aderire alla manifestazione lanciata da Michele Serra, "Una piazza per l'Europa", in programma sabato 15 marzo in piazza del Popolo a Roma (Liberoquotidiano.it)

Nessuna bandiera di partito sarà prevista in piazza: tutti saranno rappresentati da quella blu con le stelle gialle dell’Unione Europea, anche se in molti si presenteranno con quelle dell’Ucraina o quelle arcobaleno della pace. (Repubblica Roma)

Ci si può fidare di una classe politica europea che negli ultimi 30 anni ha fallito clamorosamente analisi e impostazione politica su punti fondamentali dell’assetto geopolitico: dal nuovo quadro uscito dalla caduta dei regimi dell’Est alla globalizzazione ? Scambiando il tutto come un’apertura dei mercati propedeutica a una sterminata felicità collettiva, non guardandosi attorno quando scoppiarono le guerre nei Balcani, non valutando fenomeni come la crescita cinese (scambiata con quelle delle “tigri asiatiche” ipercapitaliste”) e incapace di regolare i termini concreti dello sviluppo tecnologico. (il manifesto)

"La reazione della gente comune è stata molto empatica. "Credo che questo sentimento di Europa come mancanza, come qualcosa che stiamo aspettando e vorremmo costruire sia diffuso non solo nel mondo politico ma tra i cittadini comuni": così Michele Serra nel presentare in conferenza stampa la manifestazione del 15 marzo. (la Repubblica)

Dopo aver lanciato l’idea di “una piazza per l’Europa” con un articolo il 28 febbraio, il giornalista c’è dovuto tornare sopra altre due volte, il 6 marzo, con “Europa, cosa difendiamo difendendoci”, e lunedì 11, con “Europei in … (Il Fatto Quotidiano)