Dopo il canone la Lega rilancia sulla Rai: una legge per alzare i tetti pubblicitari
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Taglio del canone, aumento di un punto percentuale del tetto pubblicitario e presto un’altra battaglia che punta ad una sforbiciata sui benefits per i manager dell’azienda di viale Mazzini (nel mirino il caso delle auto di lusso fornite ai dirigenti): sulla Rai la Lega non molla. Dopo aver incassato il ko all’emendamento presentato al dl fiscale in commissione Bilancio al Senato e respinto grazie ai voti dell’opposizione ma anche di Forza Italia, il partito di via Bellerio rilancia. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
La Lega è pronta, anche a trasformarla in emendamento a qualsiasi altro provvedimento". E' depositata e come ogni pdl, si affronterà quando ci sarà la volontà politica di farlo. (Tiscali Notizie)
Questa volta però il livello di guardia è stato quasi superato o quantomeno la diatriba tra Salvini e Tajani sul canone Rai ha rischiato di provocare danni gravi alla compagine. L’anno scorso il capo leghista c’è riuscito, portandolo da 90 a 70 euro, quest’anno no. (L'Eco di Bergamo)
Nelle scorse ore, sulla vicenda, che ha visto il centrodestra spaccarsi in commissione Bilancio al Senato, si è pronunciato il senatore della Lega e membro della Commissione di Vigilanza Rai Giorgio Maria Bergesio. (Virgilio Notizie)
Ora, cosa pensasse davv… (la Repubblica)
Promesse elettorali e mercato pubblicitario. La propaganda dei partiti a spese dei contribuenti La diatriba in corso sull’aumento del canone Rai dagli attuali 70 a 90, non è una cosa marginale della politica, ma lo specchio di come è gestita e programmata la stessa politica. (Aduc)
All’indomani del voto contrario azzurro, torna sulla questione Raffaele Nevi, portavoce nazionale FI, intervistato da Affaritaliani. Per il forzista "Non serve una verifica di governo ma si deve tornare a rispettare il programma sottoscritto con gli elettori e fare le cose condivise". (la Repubblica)