Botti di Capodanno: "Appelli inascoltati"
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È da poco scoccata la mezzanotte quando nel parcheggio del ristorante “Bluefin“, sull’Aurelia in zona Portone, è tutto un crepitìo di botti e fuochi d’artificio per salutare il 2025. Ma non è una gioia condivisa perché tra il pubblico ci sono anche alcuni volontari di “Nati Liberi“, l’associazione che gestisce il rifugio per cani in via Saponiera, proprio dietro il ristorante. La loro rabbia si taglia a fette: prima del 31 avevano chiesto al Comune di vietare i botti per non spaventare gli amici a quattro zampe (e gli altri animali presenti in zona) e l’amministrazione aveva risposto invitando i cittadini a un senso di responsabilità. (LA NAZIONE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ordinanze flop Residui di petardi abbandonati ovunque: lungo strade e marciapiedi, nelle piazze e persino nei giardini pubblici. Ma non è solo questo il bilancio della notte di Capodanno a Torino: sono tanti anche gli animali che, spaventati dai rumori degli scoppi, sono fuggiti nella confusione. (TorinOggi.it)
Una scatola con almeno trecento colpi pirotecnici esplosi, lasciata sul ciglio della strada vicino ad altre fontane di petardi e simili. (OglioPoNews)
BRINDISI – Come era facilmente immaginabile, anche in provincia di Brindisi i divieti imposti dai sindaci, con tanto di ordinanze, per non consentire l’esplosione di fuochi pirotecnici alla mezzanotte di Capodanno sono stati puntualmente ignorati. (TeleRama News)
Il presidente dell'Ordine dei veterinari Marco Ghedina: "Nei casi in cui gli animali soffrano di patologie, come ad esempio un'insufficienza cardiaca, uno spavento eccessivo può causare anche infarti e quindi la morte" TRENTO. (il Dolomiti)
Introduzione (Sky Tg24 )
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