Il caso Tony Effe: la vera censura è altro. E colpì Rossini e Verdi

Il caso Tony Effe: la vera censura è altro. E colpì Rossini e Verdi
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– La vicenda della ‘censura’ romana a Tony Effe sarà anche un caso politico con relativa figura di Emme di chi l’ha prima invitato e poi disinvitato ma, data la statura artistica dell’interessato, appare fin troppo discussa. Rispetto ad altri casi, sono quisquilie e pinzillacchere, come avrebbe detto Totò, un altro che con la censura prima fascista e poi democristiana ebbe i suoi guai. Prendete i grandi operisti dell’Ottocento che magari, volendo, sono anche un po’ più importanti del primo rapper che passa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

La sua esclusione dal Concerto di Capodanno al Circo Massimo lo ha portato al centro delle cronache, così come l'organizzazione lampo di un "contro-concerto" al Palazzetto dello Sport con 8mila tagliandi - venduti al prezzo simbolico di 10 euro - andati esauriti in un giorno. (Tiscali Notizie)

Quella nei confronti del rapper non è stata un’operazione di censura, ma certamente è stata un’operazione maldestra: il tema del sessismo nelle canzoni merita un’attenzione diversa: la polemica mediatica è andata oltre (Corriere della Sera)

Forse triplica. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Qual è il vero motivo della "censura" a Tony Effe: scontro tra Giorgio Bozzo e Matteo Fais

Tony Effe non sarà solo sul palco del Palaeur a Roma per il concerto di Capodanno. A rivelarlo sui social è stato lo stesso trapper in vista dello show del 31 dicembre: "Non sarò solo sul palco. Sarà una vera e propria festa", ha scritto Tony, all'anagrafe Nicolò Rapisarda, sulle storie di Instagram. (Adnkronos)

Ciò che si potrebbe non sapere, invece, è qualcosa sulla vita personale del cantante. Non tanto quella sentimentale, di cui si parla e riparla, bensì quella della sua famiglia. (Today.it)

Il Campidoglio, guidato dal sindaco Roberto Gualtieri, ha difeso la decisione sostenendo che non si trattasse di censura, ma di “un doveroso passo indietro per non urtare la sensibilità dei cittadini”. (Radio Radio)