In centinaia in piazza a Calenzano per ricordare le cinque vittime: “Senza sicurezza non c’è lavoro”
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Per ricordare le cinque vittime dell’esplosione al deposito Eni di Calenzano (Firenze). E per ribadire, ancora una volta che è non è più ammissibile che si muoia mentre si lavora. Centinaia di persone hanno gremito, sin dal primo pomeriggio di mercoledì 11 dicembre, la centrale piazza Vittorio Veneto a Calenzano. Di fronte alla sede del Comune, nel giorno dello sciopero indetto da Cgil Firenze, C… (La Repubblica Firenze.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Un lavoratore a Fanpage.it: “Salvo per mezz’ora”. Calenzano, un operatore avrebbe dato l’allarme pochi secondi prima dell’esplosione. (Fanpage.it)
Da Nord a Sud, guidavano su è giù nelle strade del Paese per lavoro e avevano famiglie e amici che adesso raccontano ognuna delle vittime della strage degli autotrasportatori. La prima vittima identificata è stata Vincenzo Martinelli, cinquantunenne napoletano, ma residente da diversi anni a Prato: lascia una moglie e due figlie di diciotto e ventuno anni. (Giornale di Sicilia)
Sindaco di Calenzano: Dopo la tragedia chiediamo se le misure prese sono sufficienti 11 dicembre 2024 “Dobbiamo pretendere che vengano risparmiate le vite delle persone, non la manodopera”. L’intervento alla manifestazione a Calenzano di Cgil, Csl e Uil dopo la strage. (Il Sole 24 ORE)
Oggi nessuno degli autisti ha voglia di parlare: è il giorno del dolore. (Corriere Fiorentino)
Di fronte a criticità di qualunque portata, Trecate saprebbe reagire e tutelare la salute della propria comunità. Parola del sindaco Federico Binatti che, anch… (La Stampa)
Questo rischio, unito agli incidenti come quello di Calenzano o altri avvenuti in giro per il mondo, dimostrano purtroppo che il rischio zero non esiste e che anche qui può succedere". (CittaDellaSpezia)