Fringe benefit auto aziendali 2025: le nuove regole e come cambia la tassazione per le aziende

Fringe benefit auto aziendali 2025: le nuove regole e come cambia la tassazione per le aziende
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Italia Oggi ECONOMIA

Nella nuova legge di bilancio non è mancato un passaggio legato alla riforma del meccanismo che governa il fringe benefit sulle auto aziendali. Il 2025 si apre all’insegna delle novità per tutti coloro che, per esempio, utilizzano auto “promiscue”, cioè veicoli aziendali di cui si può usufruire tanto per motivi lavorativi quanto per motivi personali o familiari. Fringe benefit auto aziendali 2025, il cambio di prospettiva La sostanziale novità relativa ai fringe benefit per il 2025 è data dal fatto che a livello fiscale le auto diventeranno più costose. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altre testate

Nuova fiscalità sull’auto aziendale in fringe benefit. Con incentivi per scegliere veicoli elettrici e ibridi plug-in. E IVA rimodulata sullo smaltimento rifiuti. Penalizzando le opzioni non in linea con gli obblighi di economia circolare. (Rinnovabili)

Premiate le famiglie con figli, mentre la possibilità dei dipendenti con un buon reddito di detrarre alcune spese subisce limitazioni importanti (Open)

Queste novità mirano a incentivare l’utilizzo di veicoli a basse emissioni, favorendo la transizione verso una mobilità più sostenibile. (Qualitytravel.it)

Auto aziendali, in manovra resta la stretta (con beffa): cosa cambia, chi pagherà di più

Quel che è certo è che la manovra 2025 introduce una serie di modifiche significative che coinvolgono diversi aspetti economici e fiscali. Tra i temi più dibattuti spicca la stretta sulle auto aziendali, un argomento che interessa migliaia di lavoratori e aziende italiane. (InvestireOggi.it)

La Manovra 2025 rischia di trasformarsi in una vera e propria stangata per le imprese e i dipendenti che utilizzano le auto aziendali, concesse come fringe benefit. Cambiano infatti le regole fiscali, introducendo un nuovo regime in vigore dal 1° gennaio. (PMI.it)

La riscrittura della norma è infatti saltata in extremis ma non si esclude un nuovo tentativo con il decreto Milleproroghe. Una stretta che è di fatto anche retroattiva: scatta anche per le auto ordinate nel 2024. (Corriere della Sera)