La rinuncia di Meta al fact-checking ha colto di sorpresa proprio tutti
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I partner di Meta che si occupano di fact-checking affermano di essere stati "colti alla sprovvista" dalla decisione dell'azienda di fare a meno della verifica delle informazioni nei contenuti pubblicati su Facebook, Instagram e Threads. Ora alcune delle organizzazioni esterne che fornivano il servizio al colosso stanno cercando di capire se saranno in grado di far fronte al buco che lascerà nelle loro finanze. (WIRED Italia)
Ne parlano anche altre testate
Non c'è solo lo spostamento verso la destra di Trump dietro la scelta di Mark Zuckerberg di abbandonare la moderazione tradizionale su Meta. In realtà rivela l'obiettivo delle big tech e degli Usa repubblicani di governare l’informazione mondiale con le logiche dell'iperliberismo, senza intermediari a tutela dei lettori. (Agenda Digitale)
E spesso gli interessi non sono allineati, anzi confliggono”. “Quindi assistiamo ad uno scontro tra la politica che regola il mondo reale, cioè il mondo in cui viviamo fatto dei confini nazionali a cui siamo abituati, e una diplomazia guidata dalle aziende e dalle piattaforme che invece gestisce e maneggia i confini di questo altro spazio della nostra vita. (RSI Radiotelevisione svizzera)
Le piattaforme social, come affermato da Mark Zuckemberg, delegheranno agli utenti l'attività di fact checking, per questo è importante allenare i più piccoli a riconoscere una notizia vera da una finta. (Fanpage.it)
Professoressa Giusella Finocchiaro, avvocato e giurista all’Università di Bologna, Zuckerberg ha annunciato la chiusura del programma di fact-checking da parte di soggetti indipendenti e che il controllo dei contenuti sarà affidato a una community di utenti. (L'HuffPost)
Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre politiche e sul ripristino della libertà di espressione“. (Radio Radio)
Era un passaggio importante, questo tempo lento usato per controllare e per cercare di evitare di dire, scrivere, comunicare inesattezze. Era il tempo dei correttori di bozze, delle brutte copie, delle enciclopedie e delle ricerche negli archivi. (Famiglia Cristiana)