Dietro l'attentato a Trump, occorre considerare il clima politico, ma anche il contesto strategico

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Il Giornale d'Italia INTERNO

Chi vorrebbe assassinare Donald Trump? La prima risposta, più ovvia, è Thomas Matthew Crooks, il ventenne freddato dai cecchini subito dopo aver sparato a Donald Trump durante il comizio a Butler, in Pennsylvania, la sera del 13 luglio. Non si sa molto di Crooks, tranne alcuni dettagli sulla sua vita da studente e il lavoro che ha svolto nella cucina di una residenza per anziani. Era registrato come elettore repubblicano, ma aveva fatto un piccolo contributo a un gruppo politico di sinistra. (Il Giornale d'Italia)

Su altre testate

Non basterà cambiare candidato; per riaprire la partita, i democratici ora devono cambiare tutto.La maledizione della violenza politica torna ad allungare la sua ombra sulla democrazia americana; nulla sarà più come prima. (Corriere della Sera)

“Non possiamo, non dobbiamo seguire questa strada in America", ha insistito, in un discorso trasmesso dalle tv in prima serata. Da quando Donald Trump è sopravvissuto al tentativo di assassinio sabato pomeriggio, Joe Biden per la terza volta ha parlato domenica sera agli americani, questa volta dall'ufficio ovale della Casa Bianca. (Italia Oggi)

Poco dopo gli spari verso il palco. Poliziotto stava per fermare l’attentatore di Trump: “Arma puntata sull’agente, poi ha sparato verso il palco” Secondo due funzionari Usa, un poliziotto stava raggiungendo l’attentatore sopra il tetto dopo la segnalazione dei presenti al comizio di Trump ma sarebbe stato costretto a tornare indietro dopo che il giovane gli avrebbe puntato l’arma addosso. (Fanpage.it)

Mills, il Pulitzer della foto con la scia del proiettile dell’attentato a Trump: “Quasi non ci credevamo”

Pianificando tutto, organizzando l'attacco e cercando di portarlo a termine. Ma nella vita, anonima e normale prima di diventare «quello che ha sparato a Trump», di Thomas Matthew Crooks ci sono diversi elementi particolari, così come nell'organizzazione dell'attentato. (il Giornale)

"Un'autentica barzelletta, un tarocco". Spiega perché, entrando nel merito tecnico. (Adnkronos)

NEW YORK — I fotografi al seguito di Donald Trump dicono tutti la stessa cosa: è come finire in un vortice quando ti trovi accanto a lui. Può sempre succedere qualcosa. (la Repubblica)