Philippe Daverio, il dolore dell'ex sindaco: "Grande cultura, fece il bene di Milano"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Philippe non è stato solo un assessore della mia Giunta milanese, è stato soprattutto un mio amico.
Lei, con la scelta di nominarlo assessore a Milano, rese Daverio un personaggio nazionale.
Milano, 3 settenbre 2020 - «La morte di Philippe Daverio?
Critico d’arte, gallerista, saggista, presentatore televisivo, Daverio nel 1993 fu scelto da Formentini come assessore alla Cultura del suo esecutivo di Palazzo Marino. (IL GIORNO)
Su altre testate
I critici (lo status di curatore non era ancora sancito) e gli storici dell’arte si dimostrarono più interessanti degli artisti dai quali avevano caso mai mutuato stravaganze comportamentali e guardaroba improbabili. (Il giornale dell'Arte)
«Ho 68 anni, lui ne aveva 70, lo conoscevo da 40 e per me era come un fratello, talvolta un padre». Vittorio Sgarbi si sente l’ultimo dei critici d’arte pop dopo la scomparsa del quasi coetaneo Philippe Daverio (La Stampa)
La nostra prima installazione vera e propria fu organizzata con lui a Milano, quando era assessore alla Cultura. Era il 2005 ma Philippe Daverio ancora oggi è ben presente nella memoria collettiva dei biellesi che, attraverso quella spettacolare mostra-evento avevano imparato a conoscerlo. (La Stampa)
Daverio era membro del comitato scientifico e amico di Brera. La sala sarà allestita nella sala della Passione, a Brera dalle 9.30 alle 18.30. (PrimaPress)
Daverio e la difesa (parziale) di Palazzo Muratori. A riabilitare Palazzo Muratori ci pensò effettivamente proprio il critico d’arte intervenuto in un incontro organizzato in città, restando sempre molto cauto sul suo giudizio. (Prima Treviglio)
Ma in ogni caso stile e conoscenze, insieme, hanno fornito a molti lo stimolo per interessarsi al mondo dell’arte. In una delle puntate migliori di Passpartout, la trasmissione andata in onda sui Rai 3 dal 2001 al 2011, Philippe Daverio ha esibito tutto il suo repertorio. (Il Fatto Quotidiano)