Terme in Lombardia: le 5 migliori mete per relax e benessere
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La Lombardia è custode di alcune delle terme più affascinanti d'Italia, dove le acque minerali naturali regalano benefici straordinari per corpo e mente. Non tutte le strutture dispongono di vere sorgenti termali, ma alcuni centri rappresentano autentiche oasi di benessere, luoghi dove rigenerarsi tra natura e comfort esclusivi. A Milano, le nuovissime Terme De Montel inaugurano un angolo di relax in città, con piscine che attingono acqua termale da centinaia di metri di profondità. (IL GIORNO)
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Quando aprono le terme di San Siro? La data segnata in rosso è quella del 1° aprile, quando calerà il sipario su uno dei più significativi e onerosi interventi di riqualificazione conservativa di Milano, volto a riportare alla luce l’architettura dei gioielli liberty progettati dall’architetto Vietti Violi, abbandonati a sé stessi nel secondo dopoguerra e assurti negli anni 80 a emblema di un degrado di cui si sarebbe intravista la fine solo nel 2007. (Calcio e Finanza)
Monticello Brianza. La Lombardia punta sui suoi stabilimenti termali: alcuni storici, altri nuovi di zecca. (Italia Oggi)
In raccolta il nuovo fondo di Azimut dedicato al private equity Il piano industriale prevede il break even già nel nel 2025 sotto la guida di Massimo Caputi. (Milano Finanza)
Sì, perché qui, nelle ex scuderie De Montel, una volta alloggiavano i cavalli pronti a gareggiare negli ippodromi del Galoppo e del Trotto. Poco più di cento anni dopo la realizzazione di quelle scuderie in stile liberty, fatte costruite dal nobile banchiere Giuseppe De Montel, lo storico immobile si è trasformato nelle Terme Milano De Montel, che apriranno ufficialmente al pubblico martedì 1° aprile. (IL GIORNO)
Milano, 26 mar. – Con l’apertura ufficiale il prossimo 1 aprile di De Montel-Terme Milano, il capoluogo lombardo restituisce alla collettività, dopo decenni di abbandono, uno dei luoghi simbolo della propria storia. (Agenzia askanews)
Della blasonata scuderia del «dendissimo Beppino», come gli amici chiamavano il nobil uomo Giuseppe De Montel, non è rimasta solo una porta originale anni Venti delle vecchie stalle che lui aveva voluto per i suoi purosangue, affidando il progetto agli architetti Arrigo Cantoni e Paul Vietti Violi, gli stessi che realizzano in quegli anni l'ippodromo milanese e che la Sovrintendenza ha voluto mantenere. (il Giornale)