“Non molliamo mai”. E a Siena gli operai della Beko in corteo cantano la Marcia del Palio
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Chiuderà entro la fine del 2025 la fabbrica di congelatori della Beko Europe a Siena. Questo è uno degli annunci shock che ieri, in una drammatica riunione al ministero delle Imprese e del Made in Italy, è piombato nella realtà della provincia toscana dando corpo a quella che era ormai quasi una certezza. Gli operai avevano già manifestato più volte negli ultimi giorni, e avevano attraversato le vie cittadine in corteo per protestare contro le decisioni imminenti della multinazionale turca. (Collettiva.it)
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Condividi questa paginaCOMUNICATO STAMPA Dichiarazione Stampa di Ferdinando Uliano, Segretario Generale della FIM-CISL e del Segretario nazionale FIM CISL Massimiliano Nobis Beko: inaccettabile il piano di distruzione industriale presentato oggi “Il piano di chiusura di due stabilimenti e di una fabbrica nel sito di Cassinetta annunciato da Beko con il conseguente licenziamento di 1. (Fim Cisl)
Piano industriale ritenuto inaccettabile dal ministero ma anche dalla Regione Marche. (corriereadriatico.it)
Dalle prime ore di questa mattina centi… I dipendenti italiani di Beko, la multinazionale turca proprietaria degli ex stabilimenti Whirpool che ieri ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede la chiusura di due stabilimenti produttivi e il taglio di duemila posti di lavoro, non hanno perso tempo. (La Stampa)
In Italia infatti il piano Beko porterebbe alla cancellazione di 1.935 posti di lavoro sui 4.400 italiani. Una contrarietà che segue quella sdegnata dei sindacati, che hanno commentato: «Scongiurare un piano socialmente brutale e il tentativo di saccheggio industriale operato da Beko». (QDM Notizie)
La nuova società, nata dall’accordo tra Whirlpool e Arçelik, in cui la multinazionale turca avrà una quota del 75% e la multinazionale americana il 25%, ridimensiona la sua presenza in Italia dichiarando 1.935 esuberi su 4.440 occupati, chiudendo lo stabilimento di lavatrici di Comunanza, la fabbrica di congelatori a Siena e la linea del freddo a Cassinetta, in provincia di Varese. (corriereadriatico.it)
CASSINETTA DI BIANDRONNO – Le prospettive della vigilia erano tutt’altro che rosee, vista la situazione di crisi del mercato degli elettrodomestici e le fabbriche già chiuse in Polonia e Gran Bretagna. (IL GIORNO)