Per gli americani addio al vino con i dazi si pasteggia a diet coke

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica INTERNO

Dal momento che considera noi europei parassiti, e in genere pasteggia a Diet Coke, è facile capire perché il presidente Trump non sia particolarmente interessato alle sorti del mercato del vino. Uno però si chiede a chi convenga la guerra dei dazi al 200% sugli alcolici che minaccia di scatenarci contro, in risposta alle tariffe prospettate dall’Unione Europea, in risposta… (la Repubblica)

Su altre testate

L'ombra dei dazi americani si allunga sulla manifattura lombarda in un momento già complesso, con produzione in calo dello 0,8% nel 2024, secondo gli ultimi dati di Assolombarda, e costi dell'energia in forte crescita. (TGR Lombardia)

Con le migliaia e migliaia di bottiglie che cominciano a tentennare, ormai quasi pronte per partire. Qui regna, come ovunque nel settore, la preoccupazione per le voci che arrivano dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, dagli Stati Uniti. (LA NAZIONE)

L’eventuale introduzione o l’inasprimento dei dazi doganali da parte degli Stati Uniti sui vini italiani rischia di avere conseguenze molto pesanti per l’intero settore vitivinicolo nazionale. A lanciare l’allarme è Andrea Pala, enologo sardo con esperienza in molte regioni italiane, da anni impegnato nella valorizzazione dei vitigni autoctoni. (SardiniaPost)

"I dazi Usa? Non ci terrorizzano. Restiamo ottimisti". Lollobrigida invita a non drammatizzare

Un rincaro improvviso sulle bottiglie di vino italiano sugli scaffali americani. Un calo delle esportazioni e un’ondata di sovrapproduzione che rischia di far crollare i prezzi interni. Questo potrebbe essere lo scenario se gli Stati Uniti decidessero di introdurre o inasprire i dazi sul vino italiano, una misura che rappresenterebbe un duro colpo per tutto il settore vitivinicolo. (L'Unione Sarda.it)

Sassari «L’eventuale introduzione o l’inasprimento dei dazi doganali da parte degli Stati Uniti sui vini italiani rischia di avere conseguenze molto pesanti per l’intero settore vitivinicolo nazionale. (La Nuova Sardegna)

Le parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, dalla presentazione della 57esima edizione di Vinitaly, trasudano ottimismo, nonostante le minacce di tariffe al 200% che arrivano da Oltreoceano e nonostante i tanti appelli indirizzati al Governo dalle principali denominazioni e dalle associazioni di settore preoccupatissime per lo stop agli ordini dal mercato statunitense. (Gambero Rosso)