Catanzaro, l’Aterp trasformata in un’agenzia immobiliare, Capomolla: «Un sistema parallelo inquinava l’assegnazione delle case popolari»
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Il procuratore facente funzioni di Catanzaro Vincenzo Capomolla parla di «profilo investigativo particolarmente importante perché riguarda la pubblica amministrazione». Nell’inchiesta che ha terremotato l’Aterp del capoluogo portando a 8 arresti e a pesanti contestazioni, la Procura ipotizza l'esistenza di una associazione a delinquere per la commissione di una serie di reati «per la gestione illecita delle risorse della edilizia pubblica residenziale, delle case popolari, cioè della risposta che lo stato dà a uno dei bisogni fondamentali dei cittadini, rispetto al quale vengono predisposte importanti risorse pubbliche che andrebbero indirizzate a chi ne ha effettivamente bisogno e non alterando i criteri di assegnazione sulla base di logiche molto privatistiche». (LaC news24)
La notizia riportata su altri media
Lo ipotizzano gli agenti della Digos della Questura e dai militari del comando provinciale Carabinieri del capoluogo calabrese che, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal Gip nei confronti di 8 indagati, 2 dei quali in carcere e 6 agli arresti domiciliari. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
09:05 Alloggi popolari gestiti allegramente. Tangenti versate a funzionari corrotti operanti in una giungla oscura di assegnazioni selvagge che, per anni, avrebbe lasciato per strada gli aventi diritto a beneficio di chi avrebbe trovato comodamente posto nelle abitazioni del popoloso quartiere di Vale Isonzo dove tutto sembra essere consentito. (La Nuova Calabria)
Blitz a Catanzaro: 8 arresti per corruzione, truffa e peculato, c’è anche un consigliere comunale di STEFANIA PAPALEO (La Nuova Calabria)
“L’operazione congiunta di Magistratura e Forze dell’Ordine nella citttà di Catanzaro che ha portato all’emissione di provvedimenti cautelari nei confronti di nostro personale operante e nostro personale in quiescenza, non può che essere motivo di preoccupazione per le ipotesi di reato contestate. (Il Dispaccio)
«L’inchiesta partita nel 2022 – prosegue – declina alcune criticità che, da tempo, andiamo evidenziando in ogni sede, a cominciare dai Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica; abbiamo posto con forza la necessità e l’urgenza di garantire il rispetto della proprietà pubblica e del suo naturale utilizzo senza cedere a condizionamenti che inevitabilmente devono trovare soluzione al di fuori del sistema dell’edilizia residenziale pubblica con l’auspicio di rafforzare i presìdi sociali garantiti dai Comuni senza mai far venire meno diritti e rispetto delle regole». (LaC news24)
" Assumeremo, come naturale, ogni azione a tutela dell’Azienda che, fin d’ora, deve considerarsi persona offesa nella vicenda e che si costituirà parte civile ove mai dovesse l’indagine approdare in aula giudiziaria per la verifica processuale al fine di tutelare l’integrità e la trasparenza dell’Ente e delle sue attività" . (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)