D’Amico: “La sentenza Diarra mette in contatto diritto civile e sportivo”

D’Amico: “La sentenza Diarra mette in contatto diritto civile e sportivo”
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CalcioNapoli1926.it SPORT

Andrea D'Amico, agente di calciatori, ha rilasciato un'intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: "Sentenza Diarra? Si tratta di una sentenza che cerca di mettere in contatto il diritto civile con il diritto sportivo. La Fifa è un soggetto terzo e regolava i contratti tra club e calciatore con l'articolo 17, questa norma nasce per dare un senso di libertà per tutelare i rapporti tra club e atleti. (CalcioNapoli1926.it)

La notizia riportata su altri giornali

Era attesa da dieci anni e alla fine la sentenza sul caso Diarra, pronunciata dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, ha stabilito che alcune norme della Fifa che regolano i trasferimenti dei calciatori possono entrare in conflitto con la legislazione dell'Unione Europea relativa alla concorrenza e alla libertà di circolazione. (il Giornale)

Il calcio europeo è movimentato da una nuova sentenza che potrebbe essere un vero e proprio terremoto: la Fifa è accusata di nuovi abusi (CalcioMercato.it)

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha stabilito che alcune norme del sistema di trasferimenti della Fifa in vigore dal 2001 costituiscano una restrizione della concorrenza per oggetto. In particolare, ci si riferisce alla violazione della libera circolazione dei lavoratori, sulla base della regolamentazione del mercato del lavoro nel calcio e, più in generale, nello sport. (Tutto Juve)

Le conseguenze della sentenza Ue sul caso Diarra: cosa cambia davvero

La sentenza della Corte è arrivata dopo che l'ex nazionale francese Lassana Diarra ha contestato legalmente le norme Fifa a seguito di una disputa con un club risalente a un decennio fa. (Il Dubbio)

Nella sentenza della causa C-650/22, pubblicata il 4 ottobre 2024, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che, in relazione al diritto della concorrenza, le regole della Fifa limitano, o addirittura impediscono, la concorrenza tra i club di calcio professionistici dell'Unione europea. (Italia Oggi)

Un altro verdetto della Corte di Giustizia Europea contro le organizzazioni che reggono il calcio internazionale, in questo caso la Fifa. Più probabilmente, un precedente complesso, che rappresenta di sicuro un brutto colpo per le istituzioni del pallone (dopo il no alla Superlega) ma i cui effetti sono ancora tutti da decifrare. (Il Fatto Quotidiano)