Città unica? No grazie. Mario Occhiuto: "Chi oggi festeggia ha fermato il cambiamento"
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Advertisement COSENZA – All’indomani del no plescipitario per la fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero, ad esprimersi sulla questione è uno dei fautori del sì, Mario Occhiuto. L’ex sindaco di Cosenza e senatore tra le fila di Forza Italia esprime il suo rammarico per “chi oggi festeggia” la contrarietà alla fusione dei tre comuni. “Il risultato del referendum per la istituzione della Città Unica di Cosenza, Rende e Castrolibero ha sancito la vittoria del NO, e con essa la chiusura di una porta verso un’opportunità che forse non si ripresenterà mai più. (Quotidiano online)
La notizia riportata su altri giornali
Di seguito, pubblichiamo quanto ha scritto un libero cittadino di Cosenza. Non entriamo nel dettaglio dei numeri perché ancora non ci sono dati realmente ufficiali e attendibili ma nella cricca di Occhiuto inizia a serpeggiare un certo nervosismo, insomma si teme il flop. (Iacchite)
L’ex parlamentare ha guidato la battaglia del Comitato del No alla città unica e inevitabilmente si pone, fin da oggi, come la figura attorno alla quale si catalizzeranno le forze del centrosinistra per le elezioni comunali della prossima primavera. (LaC news24)
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Minuto per la lettura Seggi aperti dalle ore 8 alle ore 21 a Cosenza, Rende e Castrolibero per il referendum consultivo sulla fusione. Le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi. (Quotidiano del Sud)
Advertisement COSENZA – Urne chiuse, bassa affluenza del 26%, e un dato che vede il flop del referendum nella città dei Bruzi. Lo scrutinio definitivo decreta l’esito del Referendum: “No”. La consultazione che ha dato la parola ai cittadini sull’unione tra Cosenza, Rende e Castrolibero si chiude con il 58,23% (14.539 voti) dei No e il 41,02% (10.241 voti) dei Si. (Quotidiano online)
Una sberla in pieno viso per la città unica disegnata dalla Regione. Un progetto fortemente voluto dal decimo piano della Cittadella, dalla maggior parte dei consiglieri regionali di maggioranza e dal senatore Occhiuto. (Il Fatto di Calabria)