Gli ultimi undici secondi dell’inseguimento di Ramy: il contatto coi carabinieri, la curva, lo schianto

Gli ultimi undici secondi dell’inseguimento di Ramy: il contatto coi carabinieri, la curva, lo schianto
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IL GIORNO INTERNO

MILANO – Undici secondi in quaranta frame. I filmati vivisezionati e suddivisi in decine di fotogrammi. I due veicoli collocati con esattezza nello spazio e nel tempo, calcolando la loro larghezza e quella della carreggiata e inserendoli nel contesto di una strada illuminata solo da fanali e semafori. Trentotto pagine per passare ai raggi X le fasi finali dell’inseguimento tra il T-Max del ventiduenne tunisino Fares Bouzidi e una Giulietta del Radiomobile guidata da un vicebrigadiere di 37 anni, terminato con l’uscita di strada di entrambi i mezzi e con la morte del passeggero dello scooter, il diciannovenne egiziano Ramy Elgaml. (IL GIORNO)

Su altri giornali

L'auto e il motorino, un Tmax nero, sono vicini, vicinissimi. Una telecamera di videosorveglianza riprende una macchina e uno scooter che arrivano a tutta velocità in via Ripamonti. (MilanoToday.it)

Anche sul caso Ramy va in scena la parte tragicomica della solita sinistra. (il Giornale)

Scontri durante un corteo a Torino per Ramy Elgaml, il 19enne di origini egiziane morto lo scorso 24 novembre a Milano durante un inseguimento con i carabinieri . I manifestanti, molti dei quali studenti, sono partiti da Porta Palazzo. (Il Fatto Quotidiano)

Milano e Napoli in piazza contro Ddl Sicurezza e zone rosse

Roberto Tortora 10 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)

lo mette due volte a verbale. Quanto vissuto la notte del 24 novembre scorso, il 28enne Omar E. (La Repubblica)

Le politiche della sicurezza sono ancora al centro delle polemiche, rafforzate dopo la diffusione del video dell’inseguimento dei carabinieri a Ramy Elgaml. «Esiste un principio fondamentale che è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per conseguire un determinato risultato – ha spiegato Gabrielli – Io posso addirittura utilizzare un’arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è soltanto fermare una persona perché sta scappando non posso metterla in una condizione a sua volta di pericolo. (il manifesto)