Carabinieri sotto tiro: eroi o capri espiatori?

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La Gazzetta di Lucca INTERNO

Carabinieri sotto tiro: eroi o capri espiatori? Scritto da Marco Mastrilli Politica Visite: 1279 I carabinieri, insieme alle altre forze dell'ordine, hanno storicamente incarnato un'etica rigorosa e profondamente vocata al servizio delle istituzioni della Repubblica e dei cittadini, spesso affrontando sacrifici estremi. Figure emblematiche come i Martiri di Fiesole - Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti - che il 12 agosto 1944 si immolarono per salvare dieci ostaggi, o il vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, che il 23 settembre 1943 offrì la propria vita per risparmiare innocenti da una rappresaglia nazista, rappresentano esempi fulgidi di un senso del dovere che trascende l'ordinario. (La Gazzetta di Lucca)

Ne parlano anche altre testate

Prosegue e non si ferma, superando in pochi giorni i 35mila euro, la raccolta fondi per Luciano Masini, il comandante dei carabinieri indagato - come atto dovuto - per eccesso di legittima difesa per quanto accaduto durante la nottata di Capodanno a Villa Verucchio, in provincia di Rimini. (corrieredibologna.corriere.it)

Sono urla cariche di umana tensione e di una straziante consapevolezza che l’irrimediabile sta per accadere. Sono le grida disperate del maresciallo Luciano Masini che, in questi giorni, quasi senza sosta risuonano nella mente dei colleghi e degli investigatori dei carabinieri del nucleo investigativo di Rimini chiamati a chiarire la dinamica della sparatoria di Capodanno a Villa Verucchio. (Corriere Romagna)

La sua morte ha innescato tensioni e proteste nel quartiere Corvetto, dove nei giorni successivi all'incidente centinaia di amici e conoscenti hanno bloccato il traffico portando fiori e fumogeni sul luogo della sua morte. (Il Giornale d'Italia)

"Un dovere non diventi una punizione"

Lui era estraneo a certi ambienti". Samir Mahmud Alfar, ha solo 28 anni, ed è il fratello della mamma di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, l'egiziano 23enne che la notte di Capodanno ha accoltellato quatto persone prima di essere fermato dai carabinieri, ucciso da colpi di pistola sparati dal comandante della stazione di Verucchio. (La Repubblica)

La Procura di Rimini ha infatti concesso il nulla osta per la restituzione della salma ai parenti, che già da alcuni giorni si sono attivati per sbrigare le pratiche per il trasporto nel paese nordafricano. (il Resto del Carlino)

La notte di Capodanno, a Villa Verucchio, il comandante dei carabinieri ha usato l’arma d’ordinanza per fermare un uomo che stava accoltellando dei passanti. Una situazione drammatica, che sembrava destinata a seguire il consueto iter burocratico-giudiziario, con l’iscrizione automatica nel registro degli indagati del militare coinvolto. (il Resto del Carlino)