Morte Ramy, ipotesi omicidio volontario con dolo eventuale per i carabinieri dopo il video dell’incidente

Morte Ramy, ipotesi omicidio volontario con dolo eventuale per i carabinieri dopo il video dell’incidente
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Il Giornale d'Italia INTERNO

Il video dell'incidente sulla morte di Ramy Elgaml porta inevitabilmente in dote nuovi risvolti sulla vicenda. La procura di Milano sta valutando se accusare di omicidio volontario con dolo eventuale i carabinieri già iscritti nel registro degli indagati. Un colpo di scena che segue il filmato in cui sostanzialmente si vede il modo in cui il ventenne muore all'incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti, nel quartiere Corvetto. (Il Giornale d'Italia)

Su altri giornali

La notte di Capodanno, a Villa Verucchio, il comandante dei carabinieri ha usato l’arma d’ordinanza per fermare un uomo che stava accoltellando dei passanti. La cronaca degli ultimi giorni ha portato alla ribalta un caso che sta accendendo i riflettori su un tema spinoso: il cosiddetto ’atto dovutoì. (il Resto del Carlino)

Sono le grida disperate del maresciallo Luciano Masini che, in questi giorni, quasi senza sosta risuonano nella mente dei colleghi e degli investigatori dei carabinieri del nucleo investigativo di Rimini chiamati a chiarire la dinamica della sparatoria di Capodanno a Villa Verucchio. (Corriere Romagna)

I carabinieri, insieme alle altre forze dell'ordine, hanno storicamente incarnato un'etica rigorosa e profondamente vocata al servizio delle istituzioni della Repubblica e dei cittadini, spesso affrontando sacrifici estremi. (La Gazzetta di Lucca)

Per Masini già raccolti a 40mila euro

Il dolore del padre di Ramy Elgaml: "Il video mi ha fatto arrabbiare, perché i carabinieri non si sono fermati?" (IL GIORNO)

I Carabinieri di Rimini hanno diffuso il video, depositato agli atti della Procura della Repubblica di Rimini, con le immagini riprese da un testimone dove si vede camminare in strada a Verucchio Muhammad Sitta armato di coltello. (News Rimini)

La conferma arriva dall’avvocato Alvaro Rinaldi, che assiste i familiari del giovane egiziano, ucciso con cinque colpi di pistola dal comandante della stazione dei carabinieri, il modenese Luciano Masini, intervenuto per fermare Sitta dopo che questi, la sera di Capodanno, aveva già ferito quattro persone con un coltello. (il Resto del Carlino)