Villa Verucchio, lo zio di Muhammad: “Mio nipote non era un terrorista, vogliamo giustizia”

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La Repubblica INTERNO

Rimini – "Mio nipote non era un terrorista,non era radicalizzato, non apparteneva ad alcun gruppo. Lui era estraneo a certi ambienti". Samir Mahmud Alfar, ha solo 28 anni, ed è il fratello della mamma di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, l'egiziano 23enne che la notte di Capodanno ha accoltellato quatto persone prima di essere fermato dai carabinieri, ucciso da colpi di pistola sparati dal comandante della stazione di Verucchio (La Repubblica)

Su altre testate

'A seguito dell'evento ormai noto alle cronache odierne in cui il Comandante della Stazione Carabinieri di Villa Verrucchio ha esploso colpi d'arma da fuoco per difendersi da un cittadino egiziano,... (Virgilio)

Ormai non era più in sé da tempo, eppure è stato lasciato solo e nessuno, neppure chi doveva assisterlo, si è accorto di nulla". Ha agito in quel modo per salvare la sua vita e quella di tante altre persone. (il Resto del Carlino)

Mentre proseguono le indagini per appurare l’esatta dinamica dei tragici fatti accaduti nella notte del 31 dicembre a Villa Verucchio, sui quotidiani locali vengono riportate le dichiarazioni di Samir Mahmud Alfar, zio di Muhammad Sitta, l’egiziano 23enne che la notte di Capodanno ha accoltellato quattro persone con un coltello da cucina con lama di 22 centimetri prima di essere fermato dai carabinieri e ucciso dai colpi sparati dal comandante della stazione di Verucchio Luciano Masini. (News Rimini)

Il raid dell’accoltellatore. Recitava una preghiera islamica. Raggiunto da cinque proiettili

VERUCCHIO (Rimini) Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, l’accoltellatore egiziano che la notte di Capodanno ha seminato il panico a Villa Verucchio, è stato ucciso con cinque colpi di pistola. Cinque proiettili: uno lo ha raggiunto alla spalla destra, mentre gli altri quattro – quelli mortali – tra il torace e il capo. (il Resto del Carlino)

"Qui è morto un idiota, che è andato a cercarsi i guai, se stava a casa sua con le mani in tasca, invece che con la mano sul coltello per infilarlo nella pancia della gente, non sarebbe accaduto nulla". (Il Giornale d'Italia)

Mentre proseguono le indagini per appurare l'esatta dinamica dei tragici fatti accaduti nella notte del 31 dicembre a Villa Verucchio , la politica locale e nazionale continua la sua... (Virgilio)