Migranti, riparte l'operazione Albania: la Libra di nuovo in mare. Il Ppe: "È un modello per l'Ue"

Migranti, riparte l'operazione Albania: la Libra di nuovo in mare. Il Ppe: È un modello per l'Ue
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Secolo d'Italia INTERNO

Riparte la missione Albania. La nave Libra da lunedì tornerà al largo di Lampedusa per recuperare i migranti soccorsi in acque internazionali e trasferire quelli idonei nei centri al di là dell'Adriatico. Dunque, come ampiamente annunciato dal governo, polemiche politiche e sgambetti giudiziari non fermano il progetto, che continua (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

L’accordo con l’Albania sottoscritto dall’Italia prevede che le persone migranti soccorse nel Mar Mediterraneo siano trasportate verso centri in Albania se ritenute non vulnerabili: spieghiamo qui come funziona l’accordo e perché comporta una potenziale violazione dei diritti umani. (Medici Senza Frontiere)

Ma il rischio è che la CgUe annulli il decreto paesi sicuri. I costi dell'operazione e le questioni giuridiche (Open)

Nonostante il clamoroso flop della prima missione Albania – solo 16 migranti trasferiti, quattro portati in Italia il giorno stesso e così gli altri 12, liberati appena tre giorni dopo dai giudici di Roma – la nave della Marina militare Libra, preposta al trasferimento degli stranieri nei centri italiani aldilà del canale d’Otranto, tornerà all’inizio della prossima settimana nel mar Mediterraneo centrale. (Il Fatto Quotidiano)

Migranti in Albania, la nave Libra da Messina torna a monitorare il Mediterraneo centrale

Ha fatto discutere il caso dei migranti portati in un Centro di rimpatrio (Cpr) in Albania con una nave militare il cui trattenimento non è stato convalidato dai giudici italiani. (Rete Gargano)

Il recente caso di inviare immigrati in Albania non deve essere criticato solo per questioni legate alla definizione di “paesi sicuri”, ai diritti umani o ai costi dell’operazione, ma soprattutto per il principio errato di “deportare” chi non ha commesso alcun reato. (Avanti Online)

L'imbarcazione, come anticipato oggi da alcuni quotidiani, monitorerà l’eventuale flusso di arrivi di migranti per poi, quindi, accoglierli a bordo ed organizzare un eventuale nuovo trasferimento nell’hotspot di Shengjin in Albania per quelli che rientrano nelle categorie previste dal protocollo con il governo di Tirana. (Gazzetta del Sud)