Media, '10 morti in un altro attacco israeliano a Jabalia'
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Almeno dieci persone sono rimaste uccise oggi in un attacco israeliano a Jabalia, a nord di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera online, citando la difesa civile palestinese, secondo cui la maggior parte delle vittime sono bambini. L'attacco ha preso di mira una casa a Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia, aggiunge la stessa fonte, precisando che al momento non si hanno maggiori informazioni. (Gazzetta di Parma)
La notizia riportata su altre testate
Al-Jolani ha detto che Hts non è mai stata un'organizzazione terroristica: non ha mai colpito civili o aree abitate da civili ed è stata vittima del regime di Bashar al Assad, Ha negato di voler farecome i Talebani, «perché la Siria è molto diversa dall'Afghanistan e ha tradizioni diverse». (Corriere della Sera)
Secondo l'agenzia di protezione civile di Gaza, gli attacchi israeliani nel territorio palestinese domenica hanno provocato almeno 40 morti, tra cui diversi bambini, un cameraman di Al Jazeera TV e tre soccorritori. (il Dolomiti)
La popolazione che ancora resiste, costantemente sotto attacco, da tempo non ha accesso a cibo e acqua. Israele è molto vicina a raggiungere lo scopo di rendere totalmente inabitabile (per i palestinesi) il nord della Striscia di Gaza (il manifesto)
Jolani, “Sfiniti dalla guerra, non minacciamo l'Occidente” La Siria è "sfinita" dalla guerra" e "non è una minaccia" ai suoi Paesi vicini o all'Occidente: lo ha dichiarato il leader in siriano in pectore, il capo della milizia vincitrice Hts, Abu Mohammad al-Jolani, in un'intervista rilasciata alla Bbc che apre il sito dell'emittente britannica. (la Repubblica)
Questo mentre è stato riaperto l'aeroporto di Damasco, da dove sono decollati i primi voli per e da Aleppo, ed è ripreso il traffico di camion con la Giordania attraverso il valico di Jaber-Nassib, riaperto da Amman. (La Stampa)
Nelle stesse ore, in Cisgiordania, un gruppo di coloni prendeva d’assalto una moschea a Marda, vicino Salfit: l’edificio è stato dato alle fiamme e sulle pareti sono stati lasciati slogan razzisti. Fermato dagli abitanti, è stato consegnato alla polizia. (il manifesto)