Rivalutazione delle pensioni, buone notizie per chi smette di lavorare nel 2025
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Buone nuove in arrivo in tema previdenziale, almeno per chi smetterà di lavorare nel 2025. L’Istat, attraverso la nota prot. 2545394/2024 pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro, ha comunicato il valore del tasso annuo di capitalizzazione ai fini della rivalutazione dei montanti contributivi relativamente all’anno 2024. Questo si tradurrà in una rivalutazione per le pensioni per coloro che lasceranno il mondo del lavoro a partire dal 1° gennaio 2025. (idealista.it/news)
Se ne è parlato anche su altre testate
Prosegue il lavoro sulle modifiche alla Legge di Bilancio 2025, con i partiti che affinano le proprie richieste alla luce di un fondo per le modifiche del Parlamento che resta fermo a 120 milioni di euro. (Sky Tg24 )
Nel 2025 l'aumento delle pensioni non scatta solo per chi già riceve l'assegno, con la rivalutazione in base all'inflazione, ma anche per i nuovi pensionati: l'Istat ha comunicato il tasso di rivalutazione del montante contributivo, cioè dei contributi accumulati finora. (Fanpage.it)
Ecco cosa aspettarsi dal panorama pensionistico del 2024. In risposta alla crescente inflazione, all’andamento del mercato del lavoro e alle necessità di bilancio dello Stato, le nuove misure introducono variazioni su importi, soglie di accesso e contributi. (InvestireOggi.it)
Il tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale, nei cinque anni precedenti il 2024, risulta pari a 0,036622 e, pertanto, il coefficiente di rivalutazione è pari a 1,036622. (AteneoWeb)
Infatti dopo anni di stagnazione torna a crescere il montante contributivo, che consiste nel capitale che il lavoratore accumula nel corso degli anni lavorativi. (Sanità24)
Il disegno di legge di bilancio 2025 prosegue il suo iter d’approvazione, dopo essere giunto nelle scorse settimane alla Camera. (Fiscal Focus)