Strage del Rapido 904: una cerimonia per ricordare le vittime
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Mafiosa' il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ricordare le vittime della bomba sul Rapido 904 che l'antivigilia di Natale del... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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Il 23 dicembre di quarant’anni fa, il Rapido 904, partito da Napoli Centrale e diretto a Milano Centrale, esplose mentre attraversava la grande galleria dell’Appennino, tra Firenze e Bologna. L’attentato causò la morte di 16 persone, tra cui tre bambini di 4, 9 e 12 anni. (Ferrovie.info)
“Era l’antivigilia di Natale del 1984 quando un’esplosione devastò il Treno rapido 904 nella galleria dell’Appennino, causando una tragedia di sconvolgente violenza. La strage, come accertato dalla magistratura, fu di matrice terroristico-mafiosa e rappresentò una tappa dolorosa di una serie di vili attentati". (Civonline)
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Ricordare è doloroso, ma necessario. Per provare a chiudere le ferite, ma anche per non lasciare che l’oblio sbiadisca il bisogno di verità e giustizia. Da 40 anni San Benedetto Val di Sambro, piccolo centro adagiato sui dolci pendii dell’Appennino bolognese, commemora la strage del Rapido 904. (Avvenire)
Prima di lui c’era stato solo l’oriundo argentino Omar Sivori. Il 23 dicembre 1969 Gianni Rivera, regista del Milan trionfatore in Coppa dei Campioni, vince il Pallone d’Oro con quattro voti in più di Gigi Riva. (OGGI)
Nei pressi dello stesso passaggio, dieci anni, prima si era consumata la strage neofascista del treno Italicus. Era il 23 gennaio 1984, un attentato di stampo mafioso colpì il trento Rapido 904 sulla linea Napoli-Milano, mentre si trovava all'interno della galleria dell'Appennino tra Toscana ed Emilia, a San Benedetto Val di Sambro, uccidendo 16 persone e ferendone 267. (Corriere della Sera)