Le scene che hanno segnato il cinema del 2024: da Anora a The Substance
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E anche quest'anno ecco a voi la lista (non la classifica) delle scene più significative del cinema. Nel bene e nel male. Occhio agli spoiler! A dispetto della drammaticità generale, il 2024 al cinema è stato un anno ricco. È stato l'anno dei sequel, ma in generale pieno di spunti e di film interessanti e ben fatti. Le strade che ne hanno orientato il cammino sono state molteplici, ma le principali sono state più o meno tre: quella che si è interrogata riguardo al futuro e alla natura delle generazioni che lo plasmeranno, quella del concepimento di un femminile nuovo e quella dell'accettazione della fine di un'era per il maschio, che deve ricollocarsi. (Movieplayer)
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Tre libri: The Jockey Louis Ortega (il manifesto)
Grandi autori da tutto il mondo: alcuni impegnati a condurci in viaggi interiori in cui il vissuto personale assume una portata universale (Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki, Estranei di Andrew Haigh); altri pronti a confrontarsi con le contraddizioni e gli orrori della Storia, che si tratti delle tragedie del Novecento (La zona d'interesse di Jonathan Glazer), della drammatica contemporaneità (Green Border di Agnieszka Holland) o di un prossimo futuro da incubo (Civil War di Alex Garland). (Movieplayer)
Riflessioni sulla società e sulle sue storture che ne hanno caratterizzato il passato e ne segnano il presente. Riflessioni che, dall’Europa, guardano agli Stati Uniti fino al Medio Oriente, segnando il viaggio cinematografico collettivo di quest’anno che si riflette inevitabilmente sul singolo, sull’importanza delle scelte personali che possono rendere migliore o peggiore una società. (BergamoNews.it)
VOTO 10 La storia di una donna immersa in quella di una città indecifrabile, bella e dannata, attraente e contraddittoria. (La Stampa)
Si conclude una stagione cinematografica che, divisa tra blockbuster e offerte più autoriali, in entrambi i casi si imprime con titoli decisamente premiati dai risultati in sala e con una presenza dei festival nel discorso pubblico e critico ormai affermata, capace di fare da trend-setter in positivo e in negativo. (Birdmen Magazine)