La Commissione Ue "beccata" a violare le sue stesse norme privacy: e ora?

La Commissione Ue beccata a violare le sue stesse norme privacy: e ora?
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Agenda Digitale ESTERI

L'EDPS smaschera la Commissione Europea per il trattamento illegittimo di dati personali su X, rivelando una grave violazione delle norme sulla protezione dei dati attraverso tecniche di targeting discriminatorie e prive di base giuridica (Agenda Digitale)

Ne parlano anche altre fonti

Potrebbe essere questa la sintesi dell’intervento di Mario Draghi al Simposio annuale del Centre for economic policy research (Cepr). E come sempre bisogna constatare che non modifica il suo tono oracolare nonostante che, del modello economico fin qui adottato, proprio lui sia stato un pilastro autorevole anche sul piano operativo (otto anni alla presidenza della Bce, nonché un passaggio rilevante da primo ministro italiano. (Contropiano)

A questo simposio di economisti, il più importante evento di questo tipo in Europa, Draghi ha fatto un passo in avanti rispetto al Piano per la competitività presentato a settembre: in quel dettagliato e ampio report, chiesto dalla Commissione europea, l’ex presidente della Bce e presidente del Consiglio ha evidenziato le aree in cui l’Europa deve intervenire per riuscire a ripartire (essenzialmente l’innovazione, la competitività sostenibile, la riduzione della dipendenza dall’estero) e ha indicato come fare; domenica, invece, Draghi è andato più in profondità sulle cause della crisi attuale. (Avvenire)

Il comunicato contro il condono delle multe ai non vaccinati dimostra che l’Accademia ha sposato le surreali tesi di virostar & Co. invece d’analizzare la realtà. (La Verità)

Draghi, i conti e la prudenza di Giorgetti

Diciamolo subito: Mario Draghi ha ragione, l’Unione europea s’è incartata per decenni in un modello che è insieme anti-popolare e autolesionista. (Il Fatto Quotidiano)

Ecco perché è gravissimo e cosa apprendiamo (Agenda Digitale)

Uno è quello della legge di stabilità “povera”, che Giorgetti da oggi a venerdì, giorno della prevista approvazione alla Camera, per poi ottenere prima della fine dell’anno quella definitiva … (La Stampa)