Day one. Trump costretto a una partenza lanciata (di J. Fiegener)

Day one. Trump costretto a una partenza lanciata (di J. Fiegener)
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L'HuffPost ESTERI

L'intervallo di quattro anni è finito e lo spettacolo è ricominciato: i flussi di coscienza in diretta televisiva sono tornati, e con essi i voli di fantasia e le lamentele su mulini a vento, soffioni della doccia e presunte cospirazioni dello Stato profondo. Questa volta, però, Donald Trump ha offerto nuovo materiale ai suoi seguaci, ipotizzando l'annessione della Groenlandia, l'occupazione del Canale di Panama e un nuovo nome per il Golfo del Messico (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

In queste ore la stampa si concentra sulle "relazioni pericolose" tra Trump ed Elon Musk (padre di Tesla e patrigno di Twitter, divenuto X). Intanto Trump, che si insedierà il 20 gennaio, lancia una serie di segnali nell'ambito della geopolitica. (ByoBlu)

È un po’ come “cercare di indovinare cosa vuole un bambino” (like trying to figure out what a child wants). Trump Atto Primo: le fazioni in lotta (sbilanciamoci.info)

Un luogo ricco di un ambiguo simbolismo: se è vero infatti che il suo stesso nome, Capitol Hill, e la sua architettura evocano l’eredità classica della Repubblica romana e si affacciano sui memoriali degli statisti statunitensi George Washington e Abraham Lincoln, d’altra parte oggi quel luogo è anche noto in tutto il mondo come la cornice dei disordini del 6 gennaio 2021. (La Civiltà Cattolica)

Il mondo secondo Trump

Il presidente eletto mira a far approvare il più rapidamente possibile il suo progetto di tagli fiscali e ciò provocherà un ulteriore peggioramento dei conti pubblici americani. Il suo contributo sarà sicuramente rilevante per mettere fine alla guerra in Ucraina e forse anche nel Vicino Oriente, è meno certo che risulterà altrettanto positivo per l’economia statunitense. (Corriere del Ticino)

Le tensioni commerciali, già approfondite nei precedenti articoli, si riflessero anche sul piano politico. Trump adottò un approccio spesso conflittuale con l’Unione Europea, considerata un concorrente economico. (Gazzetta Sarda)

Con Trump arriva a conclusione un processo iniziato da tempo: una drastica ridefinizione dell’interesse nazionale americano. In attesa dell’insediamento di Donald Trump il 20 gennaio come presidente degli Stati Uniti, tutti trattengono il fiato aspettando le sue prime decisioni (Ucraina, Medio Oriente, dazi, confronto con la Cina) destinate a condizionare la politica mondiale. (Corriere della Sera)