E se Trump fallisse? Uno scenario da studiare
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Tutto il mondo, ed anche l’Unione europea, sta cercando di prepararsi agli scenari che si creeranno quando il presidente Usa eletto Donald Trump realizzerà le sue promesse, quelle elettorali e quelle nuove, che tira fuori praticamente ogni giorno. Cosa succederà se davvero il prossimo presidente degli Stati Uniti riuscisse a far terminare la guerra in Ucraina, che equilibri si creerebbero? In Palestina ha promesso di mettere il territorio a ferro e fuoco se gli ostaggi non saranno liberati prima del suo insediamento, il 20 gennaio. (EuNews)
Su altre fonti
Nel corso delle ultime settimane, i mercati hanno continuato a integrare le possibili novità in arrivo con l’insediamento della nuova amministrazione americana. Controllo dell’immigrazione, imposizione di tariffe nei confronti di Cina e resto del mondo, politica fiscale espansiva con un taglio delle tasse a favore di famiglie e imprese, programma di liberalizzazioni: sono questi i punti principali del programma elettorale che ha riportato Trump alla Casa Bianca e il Grand Old Party a controllare il Congresso. (Start Magazine)
Episodio 4097 gennaio 2025 Giorgia, Donald e la realpolitik di Marco Valsania e Enrico Marro (Il Sole 24 ORE)
A gennaio 2025 entrerà in carica Trump nel suo secondo mandato, suscitando aspettative e timori. Il dibattito in Europa si è soprattutto imperniato sulle prospettive dell’Ucraina in guerra: il neo-eletto chiuderà i rubinetti a Zelensky spingendolo forzosamente alla pace? Molto più ridotto è stato il dibattito sulle politiche economiche della nuova amministrazione. (il manifesto)
America latina, Indo-Pacifico e rapporto con la Cina. Gli interessi Usa spaziano dal fronte latino-americano a quello dell’Indo-Pacifico. La nuova amministrazione Trump guarderà con minore attenzione all’Europa, che non è più una priorità e deve imparare a badare a se stessa. (Start Magazine)
L’impatto iniziale è già ben visibile sul mercato più importante, quello dei Treasury, con i rendimenti del decennale saliti di 80 punti base al 4,5 per cento. Occhi puntati sulla nuova era Trump e sugli effetti che la politica del tycoon potrà avere su azioni, dollaro e bond. (Corriere della Sera)
Perché sì, è vero, in un’economia come la nostra, oggi in crisi, l’inesorabile riduzione dell’export verso gli USA sarà una bastonata. (L'HuffPost)