L'Ungheria è contraria alla modifica delle sanzioni Ue sui beni congelati russi

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Il piano dell'Ue per ottenere un prestito di 35 miliardi di euro per l'Ucraina comporta un cambiamento chiave nel regime di sanzioni che l'Ungheria sta finora bloccando in attesa di capire chi vincerà tra Kamala Harris e Donald Trump PUBBLICITÀ Martedì l'Ungheria ha confermato che non sosterrà la modifica delle sanzioni Ue sui beni immobilizzati della Russia di cui gli alleati del G7 hanno bisogno come garanzia per concedere un prestito di 45 miliardi di euro all'Ucraina fino a dopo le elezioni negli Stati Uniti del mese prossimo. (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altri media

La storia è sempre la stessa: Budapest dice no. Questa volta però ci vanno di mezzo anche gli interessi degli Usa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Come è ormai consuetudine, l’Europa si insabbia di nuovo sul pacchetto di sanzioni alla Russia. Appuntamento a novembre. (Il Fatto Quotidiano)

Anche se al momento non c’è la garanzia assoluta che gli Stati Uniti faranno la loro parte nel piano d’aiuti da 45 miliardi che sarà rimborsato con gli utili generati dai beni russi congelati. LUSSEMBURGO. (La Stampa)

Maxi-prestito all’Ucraina, l’Ue va avanti senza gli Usa: “Garantiamo 35 miliardi”

Dal 24 febbraio 2022, il Canada, la Francia, la Germania, l’Italia, il Giappone, il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Unione Europea (collettivamente denominati “Gruppo dei 7” o “G7”) hanno implementato infatti i controlli sulle esportazioni e sulle sanzioni che limitano l’accesso della Russia a tecnologie e ad altri materiali necessari per sostenere le operazioni militari e la guerra in Ucraina; il G7 ha anche coordinato questi regolamenti con la Global Export Control Coalition (GECC), una coalizione di 39 membri che ha attuato controlli sostanzialmente analoghi in risposta all’invasione immotivata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia. (Diritto Bancario)

Chi pagherà per il prestito all’Ucraina? Prosegue con grande affanno la corsa per fornire all’Ucraina un prestito di 50 miliardi di dollari, decisivo per le sorti del Paese nei prossimi mesi. (Start Magazine)

Il Consiglio europeo ha approvato misure sanzionatorie contro le minacce ibride russe (Ultima Voce)