Ucraina. Fondi russi congelati dall’Ue: l’Ungheria si mette di traverso

Ucraina. Fondi russi congelati dall’Ue: l’Ungheria si mette di traverso
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Notizie Geopolitiche ESTERI

Di Giuseppe Gagliano – La decisione dell’Ungheria di non sostenere la modifica delle sanzioni dell’Unione Europea sugli asset immobilizzati della Russia rappresenta un’importante battuta d’arresto per i piani del G7, che mira a utilizzare i profitti generati da questi beni per finanziare un prestito di 45 miliardi di euro all’Ucraina. Questa posizione è particolarmente significativa, poiché blocca temporaneamente l’accesso a una fonte di finanziamento cruciale per sostenere Kiev nella sua guerra contro la Russia, in un momento in cui gli alleati occidentali cercano modi per continuare a sostenere l’Ucraina senza gravare ulteriormente sui loro bilanci nazionali. (Notizie Geopolitiche)

Su altri giornali

I governi dell’Unione europea hanno superato le titubanze interne e hanno deciso di andare avanti con il maxi-prestito all’Ucraina concordato dal G7 prima dell’estate. L’amministrazione america… (La Stampa)

PUBBLICITÀ I Paesi dell'Unione europea hanno dato il via libera a un piano senza precedenti per l'emissione di un prestito di 35 miliardi di euro a sostegno dell'economia dell'Ucraina, colpita dalla guerra, utilizzando come garanzia gli interessi sugli asset congelati della Banca centrale russa. (Euronews Italiano)

Dal 24 febbraio 2022, il Canada, la Francia, la Germania, l’Italia, il Giappone, il Regno Unito, gli Stati Uniti e l’Unione Europea (collettivamente denominati “Gruppo dei 7” o “G7”) hanno implementato infatti i controlli sulle esportazioni e sulle sanzioni che limitano l’accesso della Russia a tecnologie e ad altri materiali necessari per sostenere le operazioni militari e la guerra in Ucraina; il G7 ha anche coordinato questi regolamenti con la Global Export Control Coalition (GECC), una coalizione di 39 membri che ha attuato controlli sostanzialmente analoghi in risposta all’invasione immotivata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia. (Diritto Bancario)

Ue, nuovo veto dell’Ungheria sulle sanzioni alla Russia: così Budapest rischia di far saltare il prestito da 50 miliardi all’Ucraina

Questa volta però ci vanno di mezzo anche gli interessi degli Usa. La storia è sempre la stessa: Budapest dice no. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Prosegue con grande affanno la corsa per fornire all’Ucraina un prestito di 50 miliardi di dollari, decisivo per le sorti del Paese nei prossimi mesi. I Paesi membri dell'Ue hanno dato il via libera all'emissione di un prestito per sostenere l’economia dell’Ucraina, utilizzando come garanzia gli asset congelati della Banca centrale russa. (Start Magazine)

Appuntamento a novembre. Come è ormai consuetudine, l’Europa si insabbia di nuovo sul pacchetto di sanzioni alla Russia. (Il Fatto Quotidiano)