Cecilia Sala, l’ombra del “ricatto” di Teheran agli Usa. Washington alza la voce con l’Iran
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Dietro l'arresto di Cecilia Sala ci sarebbe una ritorsione dell'Iran per l'arresto di un cittadino iraniano, avvenuto in Italia, e destinato ad essere estradato negli Stati Uniti. La detenzione, apparentemente senza motivo, della giornalista italiana, si tinge ancor più di giallo, a distanza da dieci giorni dal suo arresto. (Secolo d'Italia)
Su altre fonti
La nota del consigliere comunale «In questi giorni si sono moltiplicati gli appelli, individuali e collettivi, per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista che dal 19 dicembre è reclusa nella tristemente famosa prigione iraniana di Evin -, ha dichiarato Calesso in una nota. (ilgazzettino.it)
Per “chiudere un occhio” sulle accuse fumose e indecifrate che hanno portato la giornalista nel terribile carcere di Evin lo scorso 19 dicembre, l’Iran vorrebbe che l’Italia negasse l’estradizione - richiesta con forza dagli Usa - di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere 38enne detenuto nel penitenziario milanese di Opera sulla base di un mandato di arresto internazionale. (ilmessaggero.it)
"Cecilia Sala, cittadina italiana, si e' recata in Iran il 13 dicembre 2024 con un visto da giornalista ed e' stata arrestata il 19 dicembre 2024 per violazione della legge della Repubblica islamica dell'Iran", ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale Irna, citando una dichiarazione del ministero della cultura senza fornire ulteriori dettagli. (Italia Oggi)
«Sfortunatamente il regime iraniano continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti Paesi, spesso per utilizzarli come leva politica. Lo afferma un portavoce del Dipartimento di Stato a Repubblica . (Il Sole 24 ORE)
Quello che segue, invece, è il racconto da dentro il carcere di Evin, con le voci e le storie delle donne iraniane che hanno vissuto la ferocia del regime sulla loro pelle. Una premessa: secondo la Farnesina, Cecilia Sala sta fisicamente bene e le autorità iraniane hanno assicurato che verrà trattata con rispetto. (Corriere della Sera)
L'Iran continua ad arrestare arbitrariamente cittadini stranieri per usarli come “leva politica” di ricatto. È quanto afferma un portavoce del Dipartimento di Stato americano intervistato dal quotidiano 'la Repubblica'. (Il Sole 24 ORE)