Cecilia Sala, «anche Treviso chieda la sua scarcerazione». Calesso esorta l'amministrazione a prendere posizione
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«Treviso si unisca al coro di voci che chiedono la liberazione immediata di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta dal 19 dicembre nella prigione iraniana di Evin»: l'esortazione arriva dal consigliere comunale Gigi Calesso, della Coalizione Civica per Treviso, che invita il sindaco Mario Conte a prendere posizione pubblica sulla vicenda. La nota del consigliere comunale «In questi giorni si sono moltiplicati gli appelli, individuali e collettivi, per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista che dal 19 dicembre è reclusa nella tristemente famosa prigione iraniana di Evin -, ha dichiarato Calesso in una nota. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Ci sarà da mediare e sperare, almeno fino all’insediamento del presidente americano Donald Trump, previsto per il 20 gennaio, e del cambio ai vertici di Fbi e Cia. La trattativa è spinosa e per arrivare alla liberazione di Cecilia Sala potrebbero servire settimane. (ilmessaggero.it)
Dietro l'arresto di Cecilia Sala ci sarebbe una ritorsione dell'Iran per l'arresto di un cittadino iraniano, avvenuto in Italia, e destinato ad essere estradato negli Stati Uniti. (Secolo d'Italia)
Mi fa male pensare a Cecilia Sala in isolamento nel carcere di Evin a Teheran, dove sono state recluse Nasrin Sotoudeh, Narges Mohammadi, Marina Nemat, dove sono state recluse e qualche volta ammazzate le studentesse di cui Azar Nafisi racconta in Leggere Lolita a Teheran, dove vivono in condizioni spaventose oltre diecimila detenuti, soprattutto politici, donne e uomini, che hanno usato il … (L'HuffPost)
"Cecilia Sala, cittadina italiana, si e' recata in Iran il 13 dicembre 2024 con un visto da giornalista ed e' stata arrestata il 19 dicembre 2024 per violazione della legge della Repubblica islamica dell'Iran", ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale Irna, citando una dichiarazione del ministero della cultura senza fornire ulteriori dettagli. (Italia Oggi)
Quello che segue, invece, è il racconto da dentro il carcere di Evin, con le voci e le storie delle donne iraniane che hanno vissuto la ferocia del regime sulla loro pelle. Secondo alcune fonti, sempre le autorità iraniane le stanno cercando un avvocato. (Corriere della Sera)
L'Iran continua ad arrestare arbitrariamente cittadini stranieri per usarli come “leva politica” di ricatto. È quanto afferma un portavoce del Dipartimento di Stato americano intervistato dal quotidiano 'la Repubblica'. (Il Sole 24 ORE)