Antonio Bellocco ucciso da Andrea Beretta con una ventina di coltellate: le ferite mortali al cuore e collo

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Corriere Milano INTERNO

Antonio Bellocco, rampollo del clan di Rosarno e con affari nella curva Nord nerazzurra, è stato ucciso mercoledì 4 settembre dal capo ultrà dell'Inter Andrea Beretta con una ventina di coltellate. È quanto trapela dall'autopsia. In particolare, da quanto emerge, sono sei le coltellate al cuore e cinque quelle sferrate al collo. Ferite, ciascuna, letale visto l'area in cui sono state sferrate e la forza di chi impugnava l'arma a serramanico. (Corriere Milano)

Su altri media

Noi comandiamo e decidiamo noi...». Tutto su un unico tavolo che mette insieme interisti e milanisti. (Corriere Milano)

Ciccarelli: "giovedì al Baretto".Indagini su rapporti ultrà-clan (Diretta)

"Giovedì 12 riunione Baretto stadio. Dalle ore 21.30". Così uno degli storici capi della curva interista, Nino Ciccarelli, sui suoi profili social annuncia un incontro tra gli ultrà della 'nord' per il 12 settembre in un bar nei pressi dello stadio di San Siro, luogo di ritrovo degli ultras nerazzurri. (Voce Giallo Rossa)

Alta tensione nella curva dell’Inter: dopo l’omicidio di Antonio Bellocco si temono ritorsioni

I cui funerali dovrebbero tenersi in Calabria - c'era anche qualcun altro. Qualcuno che in molti hanno notato mercoledì mattina fuori dalla Testudo, dove si era riunito il gotha della Nord nerazzurra, con Matteo Norrito, Mauro Nepi, Nino Ciccarelli e chiaramente Marco Ferdico - praticamente gran parte del direttivo - a passeggiare nervosamente dietro il nastro dei carabinieri. (MilanoToday.it)

Antonio Bellocco è stato colpito da Andrea Beretta con undici coltellate, tutte letali, di cui sei al cuore e cinque al collo e con altre di striscio, fino ad arrivare a circa una ventina in totale. (Il Lametino)

La pace apparente, esibita per mesi tra le diverse fa… Essuno parla, nessuno incontra nessuno, le riunioni sono sospese, persino il primo derby con la seconda stella sul petto, tra due settimane, sembra essere dimenticato. (La Repubblica)