Napoli, 180 associazioni in piazza contro la violenza
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Napoli, città dalle mille contraddizioni, è stata teatro di una manifestazione imponente, organizzata da oltre 180 associazioni, reti anticamorra, sindacati e cooperative sociali, che hanno invaso Piazza del Gesù per chiedere un intervento deciso delle istituzioni di fronte ai numerosi episodi di violenza che, sempre più spesso, coinvolgono i giovani. L'ultimo tragico episodio, avvenuto solo poche ore prima della manifestazione, ha visto la morte di Arcangelo Correra, un diciottenne colpito alla tempia da un proiettile in una strada centralissima della città.
La manifestazione, denominata "Disarmiamo Napoli", è stata promossa da Libera Campania in collaborazione con l'Arcidiocesi, e ha visto la partecipazione di numerosi esponenti della società civile, uniti nel chiedere misure concrete per prevenire la violenza, piuttosto che inasprire le pene. Tra le proposte avanzate, spicca quella di Roberto Saviano, che ha sottolineato l'importanza di investire nella formazione, mantenendo le scuole aperte tutto il giorno e offrendo corsi professionali per i giovani.
La cronaca nera di Napoli, purtroppo, non è nuova a episodi di questo genere. Solo negli ultimi 17 giorni, tre giovani hanno perso la vita in circostanze simili, alimentando un clima di paura e insicurezza tra i cittadini. L'omicidio di Arcangelo Correra, che lavorava nel negozio del padre, è avvenuto in una strada centralissima della città, a pochi passi dalla sua abitazione. Il giovane è deceduto in ospedale la mattina del 9 novembre, dopo essere stato colpito alla tempia da un proiettile.
Le indagini sono ancora in corso, e tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti vi è anche quella di un "tragico gioco" finito male, come riportato dal Corriere della Sera.