Palermo, tornano gli adesivi di Addiopizzo nel centro città

Palermo, tornano gli adesivi di Addiopizzo nel centro città
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Il comitato antiracket lancia uno spunto di riflessione PALERMO – “Siamo tornati per le strade di Palermo per rinnovare una tradizione che ci accompagna da due decadi e rilanciare un nuovo messaggio”, scrivono dal comitato Addiopizzo. Iniziativa sul solco di quella di vent’anni fa che diede una scossa alla città e che si è poi ripetuta negli anni dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città. (Livesicilia.it)

Ne parlano anche altre testate

La voglia di liberarsi è più forte della paura PALERMO – “Paura? Certo che ho paura, ma la voglia di dare un segnale alla nuove generazioni è più forte. La mia, di generazione, non riuscirà a debellare questa gente. (Livesicilia.it)

Una scelta pagata inizialmente con la solitudine: a Caccamo nessuno aveva più frequentato il suo pub con sala giochi, così si erano accumulati lo stress e i debiti fino ad arrivare alla soglia del fallimento. (Giornale di Sicilia)

In occasione del ventesimo anniversario, gli attivisti di Addiopizzo hanno organizzato la mostra “Addiopizzo 20” presso lo spazio del No Mafia Memorial, in collaborazione con il Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”. (Telesud)

Il racket ieri e oggi: “Quella sera che inventai lo slogan di Addiopizzo”

Non certo per una visita di cortesia. Due operai, due muratori contro gli esattori del pizzo che erano andati a «trovarli» in cantiere. (Giornale di Sicilia)

Prima da sostituto, poi alla Direzione nazionale antimafia, successivamente a Messina come capo della Dna e infine da procuratore capo in città: Maurizio de Lucia è tra i magistrati che più hanno indagato sul racket delle estorsioni: da più di trent’anni combatte contro una zona grigia forse più rischiosa e meno redditizia di un grande appalto, ma che la mafia ritiene indispensabile per controllare il territorio e ottenere quella liquidità che serve ad alimentare gli altri affari dell’organizzazione, garantendo anche il mantenimento dei parenti dei detenuti. (Giornale di Sicilia)

PALERMO – Vent’anni fa Palermo si svegliava con le strade tappezzate di adesivi. Mesi a chiedersi chi ci fosse dietro. Poi, cadde il mistero: erano gli attivisti del nascente comitato Addiopizzo. Due decenni dopo Vittorio Greco, che dello slogan fu l’ideatore, fa una riflessione sulla lotta a Cosa Nostra. (Livesicilia.it)