Dai reati sessuali ai rapporti con Putin, tutti i ministri di Trump a rischio bocciatura

Dai reati sessuali ai rapporti con Putin, tutti i ministri di Trump a rischio bocciatura
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la Repubblica ESTERI

NEW YORK — Si complica la battaglia per la conferma al Senato degli impresentabili nella seconda amministrazione Trump. Almeno quattro nomine, Matt Gaetz alla Giustizia, Pete Hegseth al Pentagono, Robert Kennedy alla Sanità e Tulsi Gabbard direttrice nazionale dell’intelligence, sono a rischio, tra dubbi sulla loro competenza, accuse di violenze sessuali e collusione con la Russia. Donald può agg… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Vance, ha inventato per la coalizione uscita vincitrice dalla elezioni sia presidenziali che per il Congresso: «A ragtag rebel alliance against the empire», una sgangherata alleanza di ribelli contro l’impero. (Tempi.it)

Dopo il ritorno trionfale sulla scena politica americana, il presidente-eletto sta componendo il suo team di governo con una strategia che mischia spettacolo, fedeltà e un pizzico di provocazione. Donald Trump non si smentisce mai. (Secolo d'Italia)

Il nuovo governo di Donald Trump è dominato dai fedelissimi del presidente eletto. Il tycoon ha sottolineato che «poche questioni in America sono più importanti del porre fine alla trasformazione in arma politica del nostro sistema della giustizia», e per farlo vuole essere sicuro di contare su figure che pongono la lealtà al primo posto. (il Giornale)

Tutti gli uomini (e le donne) del presidente eletto Trump

Un vecchio adagio dice: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. La saggezza popolare sembra essere confermata dalle prime nomine annunciate da Donald Trump. (Nicola Porro)

Piovani, tecnico dell’Inter Women, ha commentato positivamente la vittoria delle nerazzurre contro la Sampdoria per 0-3. (Inter-News)

Ma c’è un filo rosso che lega finora tutti i prescelti, anche quelli delle ultime ore, ed è la devozione induscussa al presidente eletto. Dopo le prime nomine «convenzionali», scelte che avrebbe potuto fare qualsiasi Casa Bianca repubblicana, sono arrivate le nomine choc, tentativo di sovvertire quello «stato profondo» che Donald Trump considera a lui ostile. (Corriere della Sera)