Abusi sessuali e sequestro di persona su psicologa in carcere, arrestato detenuto a San Vittore
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È rimasta da sola con un detenuto nel reparto Protetti di San Vittore che si era offerto di aiutarla ad allestire un spazio libero, il locale barberia, per svolgere i colloqui con altri reclusi nel carcere cittadino di Milano. Mancavano pochi minuti alle 12 di lunedì 17 marzo. Con una scusa il detenuto, Alessandro Merico di 38 anni, ha attirato la psicologa di 34 anni all'interno del vano bagno dove erano riposte le sedie. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altre testate
È successo lunedì scorso. Secondo quanto ricostruito la dottoressa, una 34enne è rimasta sola con il detenuto in uno spazio della casa circondariale dove l'uomo era autorizzato a trascorrere del tempo in virtù della possibilità di lavorare. (il Giornale)
– Abusi sessuali e sequestro di persona nel carcere di San Vittore a Milano: arrestato in flagranza un detenuto-lavoratore di 38 anni. L'episodio risale a lunedì 17 marzo. (IL GIORNO)
MILANO. Una psicologa ha subito violenza sessuale nei giorni scorsi da un detenuto italiano di 37 anni nel carcere milanese di San Vittore dopo essere stata minacciata con una lametta. (l'Adige)
Avrebbe abusato di una psicologa in carcere dopo averla minacciata con una lama. Un detenuto lavoratore di 38 anni, Alessandro M., che in questo momento si trova a San Vittore, è stato arrestato in flagranza dalla polizia penitenziaria con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona aggravati per aver costretto una giovane psicologa a subire un atto sessuale. (La Repubblica)
Quattro giorni fa, il detenuto Alessandro Merico ha violentato una psicologa a San Vittore. Milano – È tornato a colpire dopo 9 anni. (IL GIORNO)
Quando i due si sono trovati da soli nel locale, il detenuto (A. M., un italiano con numerosi precedenti, alcuni per rapina e uno anche per violenza sessuale, sfociati in un cumulo definitivo di condanne a 10 e mezzo già quasi tutti scontati e con fine pena l’estate 2026) con la scusa di far vedere una cosa su una di quelle sedie ha rinchiuso la donna in bagno, e ha iniziato a minacciarla con una lametta da barba, pronunciando frasi sconnesse come «Sono autolesionista» e «ti taglio la gola». (Corriere Milano)