L'editoriale / La democrazia non si difende con i giudici ma con il voto
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Conviene provare a combattere gli estremismi politici in tribunale? E non nella competizione per il consenso degli elettori? Quale può essere una realistica regolamentazione dei media per vaccinare “società aperte” rispetto all’influenza di Stati stranieri che non si fanno scrupoli ad utilizzare la tecnologia per destabilizzare i propri avversari? Il caso estremo di un Paese dell’Unione Europea che condivide 600 chilometri di confine con l’Ucraina, può fornire indicazioni interessanti. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri media
Di Andra Diaconesc Il Partito socialdemocratico ha vinto le elezioni parlamentari solo una settimana dopo che il candidato filorusso e di estrema destra Călin Georgescu ha scioccato il Paese aggiudicandosi il primo posto nel primo turno delle presidenziali (Euronews Italiano)
Se si sommano i voti di altre due formazioni minori, poi, l’estrema destra sale al 31%: un rumeno su tre quindi si schiera sul quel fronte politico, mentre nelle precedenti elezioni era meno di uno su dieci. (RSI Radiotelevisione svizzera)
PUBBLICITÀ I partiti filo-occidentali hanno ottenuto la maggioranza dei voti nelle elezioni in Romania, ma la percentuale di consensi per i gruppi di estrema destra è salita, ottenendo più del 30 per cento dei voti. (Euronews Italiano)
Dopo il voto per le politiche e la decisione della Corte costituzionale romena di convalidare il primo turno delle presidenziali si è aperta una settimana politica caldissima per la Romania: l'8 dicembre si deciderà chi sarà il nuovo presidente che nominerà il futuro premier in un Parlamento frammentato in cui i Socialdemocratici (Psd) hanno ottenuto la quota più alta dei voti tallonati dall'estrema destra. (Tiscali Notizie)
«Con questo voto decidiamo se restare a Ovest o svoltare a Est: sono le più importanti degli ultimi 100 anni. Stesso nome ma orientamento opposto rispetto al Georgescu sovranista indipendente dell’ultradestra filorussa che ha vinto a sorpresa la settimana scorsa il primo round delle presidenziali. (Corriere della Sera)
Il primo dato che risalta all’occhio nelle elezioni parlamentari rumene riguarda l’affluenza, ferma al 52%. A prima vista, una cifra molto bassa anche per gli standard del nostro Paese, dove la partecipazione è sempre più in calo. (Inside Over)