Romania, le destre filo-Putin unite sfondano al 32%. Ai socialdemocratici la maggioranza relativa

Romania, le destre filo-Putin unite sfondano al 32%. Ai socialdemocratici la maggioranza relativa
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la Repubblica ESTERI

Uniti sotto la sigla Aur nell'opporsi agli aiuti a Kiev in nome della "pace" e nella difesa dei valori cristiani- hanno vinto più del 32 per cento dei voti alle elezioni legislative di ieri, secondo i risultati ufficiali relativi allo spoglio del 99,5 per cento delle schede, triplicando il dato rispetto al voto del 2020. Il partito socialdemocratico,… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

I risultati del voto che si è tenuto domenica (LAPRESSE)

La vittoria inaspettata al primo turno del candidato di estrema destra (populista, anti-sistema e filo-Putin) Călin Georgescu ha acceso la polemica riguardo alle responsabilità del social media nel risultato delle elezioni, visto il massiccio uso che il vincente Georgescu ha fatto della piattaforma in campagna elettorale. (EuNews)

Il primo dato che risalta all’occhio nelle elezioni parlamentari rumene riguarda l’affluenza, ferma al 52%. A prima vista, una cifra molto bassa anche per gli standard del nostro Paese, dove la partecipazione è sempre più in calo. (Inside Over)

Romania, il ballottaggio si svolgerà l'8 dicembre

Se vireremo a Est ci sarà un esodo massiccio di persone», avvertiva ieri a urne ancora aperte l’economista romeno Radu Georgescu. Stesso nome ma orientamento opposto rispetto al Georgescu sovranista indipendente dell’ultradestra filorussa che ha vinto a sorpresa la settimana scorsa il primo round delle presidenziali. (Corriere della Sera)

Conviene provare a combattere gli estremismi politici in tribunale? E non nella competizione per il consenso degli elettori? Quale può essere una realistica regolamentazione dei media per vaccinare “società aperte” rispetto all’influenza di Stati stranieri che non si fanno scrupoli ad utilizzare la tecnologia per destabilizzare i propri avversari? Il caso estremo di un Paese dell’Unione Europea che condivide 600 chilometri di confine con l’Ucraina, può fornire indicazioni interessanti. (ilmessaggero.it)

Nei pochi giorni che restano di campagna elettorale i due sfidanti dovranno dare il massimo per portare dalla propria parte gli elettori ancora indecisi. Lasconi da parte sua potrebbe contare su una larga alleanza fra le forze democratiche e moderate per fare fronte comune contro la destra estrema - oltre al suo Usr (12,3%), il Partito socialdemocratico (Psd) che ha vinto le legislative con il 22,1%, i liberali del Pnl che ieri ha ottenuto il 13,2%, e l'Udmr, il partito della minoranza ungherese, che ha il 6,4%. (Corriere del Ticino)