Cecilia Sala nel triangolo Italia-Usa-Iran. Conversazione con Farian Sabahi (di A. Raimo)

Cecilia Sala nel triangolo Italia-Usa-Iran. Conversazione con Farian Sabahi (di A. Raimo)
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L'HuffPost INTERNO

Un altro giorno di silenzio a Teheran sul caso di Cecilia Sala. Un altro giorno di lavoro nel più stretto riserbo a Roma per cercare di riportare la giornalista il prima possibile in Italia. Una voce che trapela da Washington, col Dipartimento di Stato citato da Repubblica nella sua richiesta di "rilascio immediato e incondizionato" di Cecilia Sala e nell'… (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Ecco come funzionano le prigioni di Teheran nel racconto dell’oppositore e giornalista Ahmad Zeidabadi, che c’è stato più volte: «I prigionieri ritenuti più interessanti vengono legati e incappucciati e trasferiti al Sepah 59, un carcere dei pasdaran di cui si conosce soltanto il nome in codice. (il manifesto)

Lo riferisce il fidanzato della reporter, anch'egli giornalista, in un post sui social network. (Fanpage.it)

Raccontare è una scelta di resistenza

L’inaudito arresto di Cecilia Sala a Teheran – non per i suoi scritti, ma come ostaggio da scambiare con un imprenditore iraniano catturato in Italia su ordine Usa per fumosissime accuse – ha finalmente messo d’accordo l’intera stampa: non si arrestano i giornalisti. (Il Fatto Quotidiano)

Lo teorizzava, con parole appassionate, Willy Brandt, l’uomo che, perseguitato dal nazismo, costretto per anni all’esilio e all’oblio, tanto fece nel secolo scorso per unificare la sua Germania divisa dalla guerra e dai tragici effetti che ne seguirono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)